Le sue parole
Faouzi Ghoulam, terzino sinistro del Napoli, è l’ospite del salottino di Radio Kiss Kiss Napoli:
Un commento sulla vittoria di ieri: “E’ stata una vittoria importante perché arrivata in casa, adesso dobbiamo far punti come stiamo facendo dopo le due sconfitte consecutive. Siamo contenti ma non possiamo rilassarci, il campionato è ancora lungo. Nell’arco di una stagione ci sono sempre i momenti delicati, l’importante è farli durare poco e non snaturare il gioco, per noi e per i tifosi. Rispetto all’anno scorso siamo cresciuti ma ci sono ancora tante cose su cui lavorare, ieri non era facile perché l’Empoli gioca un po’ come noi. Il secondo gol è stato importante, ora pensiamo alla prossima”.
Sabato c’è la Juve: come si arriva a questo appuntamento? Cosa si proverà ad affrontare Higuain? “Per me è più importante andare a Torino a fare il nostro calcio perché quando accade al 90 % portiamo a casa i tre punti. Non dobbiamo avere paura e mettere in campo l’anima ed il cuore. E’ una sorta di derby, come la sfida al Lione quando ero in Francia. E’ una gara difficile, ma ci sono comunque tre punti in palio come in tutte le altre partite. Higuain è un giocatore della Juventus, non mi interessa più, non parlerò di lui più che di altri avversari, i bianconeri sono una squadra piena di campioni. Il calcio oggi va molto veloce, possono succedere tante cose, non ci deve meravigliare che sia andato via”.
Mertens può essere l’arma letale sabato? “La nostra arma è la squadra, ci sono tanti campioni in avanti, sia in campo che in panchina, c’è una rosa ampia e possiamo giocare bene allo Stadium e fare risultato”.
Sul duello con Dani Alves: “Dani Alves è un calciatore importante che ha avuto una carriera piena di trofei, secondo me non è un duello con lui. E’ una sfida più totale, noi contro di loro. Spero che non valga “non c’è due senza tre” perché dopo ci sono altre due sfide ancora e non ci vogliamo assolutamente fermare. Dobbiamo pensare a gara dopo gara, per lo scudetto è presto visto che ci sono tre squadre ed ognuno ha il suo modo di giocare. A fine campionato vedremo quale stile di gioco avrà portato più punti. Lo scudetto sarebbe un sogno, per me è una cosa molto importante ma non posso immaginare cosa rappresenta per la piazza di Napoli. Il loro amore è fondamentale ed in virtù di ciò proviamo a dare sempre il 200%”.
Che effetto fa, da calciatore, vivere a Napoli? “Giocare qui è diverso, la mia fortuna è di aver giocato anche a Saint-Etienne dove c’è un clima molto caldo, così come il Napoli, e lo stesso vale per i supporter dell’Algeria. Sono orgoglioso di aver giocato e di giocare per queste squadre.Qui la pressione è maggiore, per questo all’inizio per i nuovi è difficile, ma poi ognuno dà il massimo perché sa che i tifosi chiedono questo”.
Andrete ad Istanbul per vendicare la sconfitta dell’andata? “Al Besiktas penseremo dopo la Juventus, è una partita troppo importante e su questa dovremo concentrarci. Dopo il fischio finale, penseremo alla Champions. A Napoli mi sento molto bene perché mi ricorda l’Algeria, mi sento a casa e questa è la cosa più importante. Vivere bene si tramuta poi in buone prestazioni. Speriamo di trovare presto il gol, ma anche fornire assist è importante. Per me è una priorità che segnino gli attaccanti, noi difensori dobbiamo preoccuparci di non subire reti”.
Su Sarri: “In allenamento è anche peggio che in partita, ci chiede sempre ritmo e se non ci riusciamo dopo la partita ci ammazza (ride, ndr)”
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