Il presidente della Lega Pro esprime tutte le preoccupazioni riguardo il post crisi
Abbiamo davanti a noi il grave problema di come affrontare questa crisi di guerra e devo sottolineare un atteggiamento incomprensibile dell’Aic. Bisogna avere un approccio alla questione avendo chiaro che tutto lo scenario è cambiato, non siamo nel ‘prima coronavirus’ dove comunque lamentavamo già problemi finanziari e lavoravamo alla sostenibilità economica. Qui rischia di saltare tutto il sistema Lega Pro. Queste le parole del presidente della Lega Pro Francesco Girelli, riportate da Italpress.
Il presidente della della terza lega professionistica italiana, mette l’accento sulle conseguenze amplificate dalla crisi sanitaria italiana. Aggiungendo poi: il post crisi sarà ancora più difficile da gestire, atteso che sia possibile tornare a giocare. E’ un momento particolare in cui bisogna avere grande lucidità nel decidere dove andare. I presidenti sono preoccupati dell’oggi ma soprattutto per il futuro. C’è un problema di impatto economico pesante, noi siamo l’unica lega che ha presentato al presidente Gravina uno scenario non solo fotografando l’attuale momento, ma anche quello del dopo.
Inoltre il numero uno della serie C, sottolinea la necessità di trovare la giusta soluzione per gli emolumenti ai tesserati, suggerendo la possibilità di un taglio stipendi proporzionale al guadagno previsto.
Il taglio, che riguarda i mesi da marzo a giugno, deve naturalmente essere in proporzione all’ingaggio e la cifra che rimane da riconoscere dopo il taglio va spalmata nei mesi, come fa il Governo con i contributi e le tasse.
Ghirielli, infine, richiama all’unità d’intenti tutte le forze della terza serie, unica possibilità affinché possa sopravvivere l’ultima categoria professionistica. Dobbiamo fare azioni che possano essere coordinate, in modo che avendo aperto un tavolo di trattativa della Figc con il Governo, non vada ad inficiare le possibilità di intervento che stiamo costruendo. L’unità e la compattezza dimostrata fino ad ora è stata la condizione fondamentale per avere una voce in capitolo.
A cura di Simone Vicidomini
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