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Castellammare di Stabia

Geppino Rinaldi (ex Juve Stabia): Castellammare piazza importantissima per me. Su Castaldo e Migliorini dico che..

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Pungiglione-Stabiese

Abbiamo ascoltato al Pungiglione Stabiese Geppino Rinaldi, ex difensore che con la Juve Stabia di Di Somma e Capuano ha vissuto stagioni importanti.

Ecco le sue parole.

Tu hai vestito complessivamente per due anni e mezzo la maglia gialloblù: Ho tantissimi ricordi positivi della mia esperienza alla Juve Stabia. Le Vespe sono state la mia prima piazza importante in carriera ed è un ambiente dove si respira calcio 24 ore su 24. Il ricordo più bello è senza dubbio la vittoria per 3 a 1 contro il Napoli, squadra di cui sono sempre stato tifoso. E’ stata una giornata indescrivibile per le emozioni, belle e brutte, che mi trovai a provare; positive perché fu una vittoria meravigliosa e negative perché avevo sconfitto la squadra del mio cuore. Dispiace, in parte, essere stato alla Juve Stabia in un periodo in cui c’erano Presidenti non in grado di assicurare la stabilità che ora c’è con Manniello. L’unica cosa che mi spiace pensando alla Juve Stabia è il rancore che i tifosi da anni nutrono per Gigi Castaldo. Gigi ha onorato la maglia stabiese ed è stato fatto apparire come un traditore, quando la realtà è ben diversa. Spero che i tifosi capiscano che Castaldo ha fatto solo bene alla Juve Stabia.

Proprio quella partita contro il Napoli è ancora nei ricordi dei tifosi: Immagino. Noi venivamo da un periodo davvero difficile ed incontravamo la corazzata di quel campionato. Addirittura la tensione mi fece venire il fuoco di Sant’Antonio, con cui scesi in campo. Solo giorni dopo mi resi conto degli arrossamenti che avevo sulla pelle. Quello che più mi colpì fu vedere il Menti ora pieno già un’ora prima della partita ed alla fine i tifosi pazzi di gioia.

Hai avuto come allenatori Salvatore Di Somma ed anni dopo Eziolino Capuano: Di Mister Di Somma mi è rimasta impressa la sua gioia incontenibile proprio durante la partita col Napoli. Ad ogni gol correva in campo per esultare e per abbracciarci. Mister Capuano è forse l’allenatore a cui sono più legato e che mi ha insegnato di più. E’ una persona vera e con cui ho un rapporto bellissimo. Dispiace perché secondo me solo a causa del suo carattere sopra le righe non è mai arrivato ad allenare in categoria importanti, pur avendo tutte le doti tecniche e tattiche per farlo.

I gol che ricordi di più dei tuoi anni stabiesi: Sicuramente il gol di Agnelli a tempo ormai scaduto contro l’Acireale con cui conquistammo una salvezza che sembrava persa definitivamente. In più ricordo il gol di Verolino contro il Frosinone in casa, quello stesso anno. Fu un gol pazzesco per difficoltà e bellezza, con un pallonetto decentrato sul portiere avversario. Quell’anno a gennaio arrivarono lui, Marra ed altri giocatori dalle categorie minori che ci aiutarono tantissimo.

Parlavi del Menti pieno; ora invece lo stadio è semi deserto: Sì, me ne hanno parlato. L’unico motivo a cui posso pensare è la crisi economica che impedisce a molte persone di venire allo stadio. Ricordo sia i miei anni che quelli precedenti, quando seguivo la Juve Stabia che militava in Serie D, che il Menti era sempre pieno. Posso solo credere che sia la crisi economica ad incidere sulle presenze al Menti.

In quel campionato di C1 ci fu la doppia partita col Foggia, con te espulso sia all’andata che al ritorno: Sì, a Foggia, all’andata, fui espulso per una mia reazione su Salgado. A mia difesa devo dire però che a gioco fermo, il giocatore del Foggia mi aveva dato un pugno senza che l’arbitro lo vedesse. Purtroppo ho reagito ed ho pagato con il cartellino rosso. Al ritorno, invece, ricordo che già nei giorni che precedevano il match, dicevo a Mister Capuano di non farmi giocare perché sentivo che avrei rischiato l’espulsione. Capuano però a me non rinunciava mai, mi schierò in campo e, purtroppo, la mia previsione si realizzò e fui espulso. La differenza che noto rispetto ai miei anni è che i giovani oggi non lottano per la maglia e per i tifosi; noi sputavamo sangue per la maglia della Juve Stabia. Dal canto mio, ora gioco a Fondi in Serie D ed anche in questa categoria ed a 36 anni, do tutto in campo.

Tra i vari difensori stabiesi che si sono susseguiti in questi anni ti rivedi in: Migliorini, senza dubbio. Ovviamente l’età e le prospettive di carriera sono diverse ma proprio per la cattiveria agonistica, la grinta che gli ho sempre visto mettere in campo, mi rivedo in lui. Dispiace che in Serie B non stia trovando spazio, ma sono sicuro che pian piano diventerà importante anche in Serie B.

R

affaele Izzo

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