Gentiloni firma le convenzioni per riqualificazione periferie: mobilitati 4 miliardi – POLITICA
Gentiloni: Paese sfibrato da crisi, mobilitati 4 miliardi per lo sviluppo delle periferie: “Investiamo su città, patrimonio fondamentale del Paese”
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entiloni è intervenuto oggi a Palazzo Chigi alla firma con i sindaci delle convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie. “Questa – ha detto – è l’occasione per ricordare quanto sia importante il ruolo che i nostri sindaci svolgono, è una delle riforme riuscite meglio quella in cui fu decisa l’elezione diretta dei sindaci”.
Gentiloni è intervenuto oggi a Palazzo Chigi alla firma con i sindaci delle convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie sottolineando il “ruolo dei sindaci per la tenuta sociale e culturale del Paese”
“Questa – ha detto – è l’occasione per ricordare quanto sia importante il ruolo che i nostri sindaci svolgono, è una delle riforme riuscite meglio quella in cui fu decisa l’elezione diretta dei sindaci”.
“In un Paese che per effetto della crisi appare talvolta sfibrato, con un tessuto sociale meno coeso di un tempo, i sindaci sono un punto straordinario di tenuta delle comunità, si caricano di responsabilità ma rappresentano un punto di coesione di cui abbiamo particolare bisogno”.
“Questo progetto fu varato dal governo Renzi, noi lo abbiamo sviluppato e completato. Questo è un Paese in cui gli impegni si prendono ma il mantenimento degli impegni è spesso la parte più difficile. Oggi firmiamo 93 ulteriori convenzioni, con un investimento rilevante: sono complessivamente quasi 4 mld di cui 2,1 statali e altrettanti da fondi regionali, privati e di altre forme. E’ una operazione che riguarda 120 città e che mobilita circa 4 miliardi”.
“Investiamo – ha aggiunto – su uno dei patrimoni fondamentali del nostro Paese: quando si parla di capacità italiana, di punti di forza si parla tra l’altro delle nostre città, grandi e anche piccole. Il messaggio che nel corso della storia è venuto al mondo dalle città italiane è straordinario: il soft power non è stato inventato da un politologo americano ma secoli fa dalle città italiane. Abbiamo avuto un soft power straordinario e lo abbiamo tutt’ora perchè le nostre città sono un punto di attrazione per il mondo, orgoglio per il Paese e motore della nostra economia. Svoglono un ruolo trainante”.
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