Si apre il dualismo tra i due?
All’arrivo di Sarri al Napoli, Dries Mertens era l’alternativa di Lorenzo Insigne: entrambi calciavano di destro ed entrambi giocavano sulla sinistra. L’infortunio di Milik e l’intuizione del tecnico toscano trasformarono l’attaccante belga in centravanti e i due hanno potuto coesistere.
Quest’anno, insieme a Carlo Ancelotti, all’ombra del Vesuvio è giunto Simone Verdi. In questo inizio di campionato Milik si è ristabilito dall’infortunio ed è tornato il bomber ammirato nelle prime partite in azzurro e Mertens, complice la fatica del Mondiale in Russia, parte dalla panchina per ribaltare le partite in caso di necessità. Stessa cosa dicasi per Verdi che, arrivato in punta di piedi, cerca di ritagliarsi un pò di spazio anche in quel modo.
Ecco quanto racconta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Adesso, bisogna aspettarlo: sta provando a ritagliarsi uno spazio importante in un attacco che ha già dei meccanismi consolidati. Dovrebbe essere l’uomo in grado di spaccare in due le difese avversarie, magari anche di entrare a gara in corso per imprimere una accelerazione decisiva. Ora, però, questo ruolo sembra appannaggio di Mertens e di conseguenza Verdi deve «ricollocarsi» tenendo presente pure che la concorrenza lì davanti è aumentata rispetto al previsto visto che Ounas ha fatto intravedere qualità che fino allo scorso anno erano sconosciute”.
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