Il Napoli batte in casa il Feyenoord per 3-1 e conquista i suoi primi punti in questa Champions League. Un Napoli non sempre brillante, ma che ha avuto la bravura di portarsi l’intera posta in palio, approfittando dei diversi errori della difesa olandese. Ecco quanto scrive l’edizione odierna del quotidiano La Gazzetta dello Sport: “Un Feyenoord andrebbe preso come ricostituente dalle squadre un po’ affaticate dai preliminari d’agosto: quelle con un cerchio alla testa al mattino e le gambe non agilissime. Un sorso di questi olandesi leggerini e distratti, con i loro quattro errori decisivi – tre pasticci davanti alla difesa da cui nascono i tre gol, più un rigore sbagliato –, e subito in piedi. Il Napoli che negli ultimi tempi fa un po’ meno il Napoli, subisce a Bologna per un’ora, vince nel finale con la Spal, si riprende senza sciupare troppe energie” scrive la Gazzetta che spiega: “Il 3-1 è importante oltre i tre punti: anche nelle difficoltà c’è sempre il margine per scatenarsi. Ma i tre punti non bastano: la furia di Sarri per il gol preso al 93’, e non solo, spiega più di mille parole. È che a lungo il decalogo sarriano non riesce, altro che bel gioco europeo. Il Feyenoord, che si chiude in un 4-5-1 non sempre convincente, riesce comunque a impedire profondità, tagli e sovrapposizioni solite, addirittura rivaleggiando a lungo nel possesso palla. Per una volta il Napoli sembra accontentarsi del ritmo ridotto degli avversari, quasi si rendesse conto che è soltanto questione di tempo e, prima poi, la sciocchezza arriverà”.
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