“Al Mapei si sono confrontati gli opposti estremismi”
La Gazzetta dello Sport parla di resa del Napoli dopo la gara pareggiata ieri al ‘Mapei Stadium’ di Reggio Emilia contro il Sassuolo. In particolare, sotto i riflettori è finita la prestazione di Lorenzo Insigne, reo di aver sprecato troppo e di aver favorito, di conseguenza, la tattica di Iachini, tecnico neroverde.
E
cco quanto scritto dal quotidiano in rosa:
“Una vittoria nelle ultime quattro giornate, il rallentamento del Napoli è vistoso. Tra le cause, la scarsa brillantezza fisica, inspiegabile per una squadra che ha rinunciato di sua volontà all’Europa. E una certa prevedibilità: la magnifica ossessione del gioco sarrista genera ripetitività; gli avversari, a furia di osservare gli stessi movimenti, imparano a ingarbugliarli. Nella delusione di Reggio si è però fatta largo una variante, l’opzione centravanti vero: Milik si è riappropriato delle sue facoltà fisico-tecniche. Nell’ultima mezz’ora, col polacco, il Napoli ha acquisito peso in area, ottima alternativa ai giochi di prestigio dei tre tenori piccoletti, e una sua bellissima rovesciata avrebbe meritato la rete, ma si è spenta sulla traversa.
Al Mapei si sono confrontati gli opposti estremismi, l’italianismo di Beppe Iachini e il guardiolismo di Sarri. Il dato del possesso palla vale più di mille parole, 74,8% a 25,2% per i sarriani, ma queste sono serate che regalano argomenti ai tradizionalisti: tenere il pallone tra i piedi non fa punteggio, conta sbatterlo in rete. Beppe Iachini ha arroccato il Sassuolo dentro un sistema 3-5-2 ad alta densità di linee, per otturare il palleggio azzurro. Sbadataggini difensive e poi spreco di ogni ben di Dio dalle parti di Consigli. Principale imputato Insigne, divoratore seriale di gol davanti al portiere di casa. Errori pesanti, se ti chiami Insigne e lotti per riportare lo scudetto al Napoli”.
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