Il suo rapporto con il presidente De Laurentiis è praticamente nullo
Durante l’ultimo allenamento al San Paolo, i calciatori del Napoli sono stati contestati aspramente a causa del noto ammutinamento avvenuto nel post gara contro il Salisburgo. In quell’occasione tutti i calciatori, contro il volere della società, si sono rifiutati di tornare in ritiro rientrando nelle rispettive abitazioni.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Il capitano è scosso, probabilmente, avrà sottovalutato ciò che sarebbe potuto accadere con quell’atto d’insubordinazione. E, oggi, si ritrova a dover fare i conti con un ambiente infuocato, che non ha nessuna intenzione di perdonare niente, nè a lui nè agli altri giocatori. Da Insigne, la gente si sarebbe aspettato un atteggiamento diverso, di collaborazione con il club e con Ancelotti. Tra il capitano e l’ambiente napoletano il feeling s’è interrotto da tempo, così come con Ancelotti e De Laurentiis. Le parti vivono di sopportazioni e questo stato di cose non agevola il compito di nessuno. Insigne potrebbe non avere la serenità per affrontare un momento del genere, s’era pensato che l’allenatore potesse escluderlo dalla gara di stasera. Un’ipotesi senza riscontro. Insigne è un caso da un paio di anni, ha già conosciuto la contestazione di Fuorigrotta e il suo rapporto con De Laurentiis è praticamente nullo. L’impressione è che il futuro del capitano e di alcuni suoi compagni (Koulibaly, Mertens, Callejon) sarà lontano da Napoli”.
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