Da questi particolari si giudicano le buone squadre
Carlo Ancelotti aveva rivoluzionato il suo Napoli con il turnover per oltre la metà dei calciatori che avevano giocato nel match di Champions League contro il Liverpool, Alex Meret incluso. Al contrario di quanto succedeva gli altri anni, dove gli azzurri non riuscivano ad esprimersi al meglio, ieri è arrivata una risposta di tutta forza: gli azzurri hanno sbancato Lecce con il risultato di 4-1 tornando a casa con 3 punti importantissimi.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“E’ da questi particolari che si giudicano le buone squadre. Il Napoli arriva a Lecce dopo la sbornia Liverpool e nell’estivo autunno salentino c’è il rischio di restare scottati dal solleone e dalla voglia dei ragazzi di Liverani. Invece Ancelotti più che fare turnover cambia letteralmente il gruppo titolare e non si può parlare nemmeno di un Napoli -2. Piuttosto sta nascendo un fenomeno che bisognerà valutare nel tempo, per saggiarne continuità e competitività. Carletto lo ripete da un anno e mezzo e ora inizia a vederne la realizzazione. Una squadra camaleonte capace di cambiare faccia, nel senso di tattica e interpretazione dei singoli con caratteristiche diverse, al di là del 4-4-2 di base”.
