L’idea di poter finire l’avventura al Napoli prima del previsto non sposta il suo equilibrio
Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, resta in bilico e a rischio esonero. Infatti, nel match contro l’Udinese, gli azzurri sono sembrati apatici nel primo tempo per essere più propositivi nella seconda frazione di gioco. Un’altra prestazione come quella offerta in Friuli, se fornita nel prossimo impegno di Champions League, farebbe vacillare la panchina del tecnico ex Milan che, però, non perde la sua celeberrima pacatezza.
Ecco quanto scritto dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport:
“Nulla è cambiato. Il futuro napoletano di Carlo Ancelotti resta appeso a quel sottile filo che lo terrà in piedi fino a martedì sera, giorno della gara con il Genk che dovrà certificare il passaggio del suo Napoli agli ottavi di Champions. Il pari di Udine aggiunge poco o niente alla mediocrità espressa nell’ultimo mese e tiene ancora aperta la crisi. E così la squadra resta in ritiro: i giocatori avranno un permesso per andare a casa stasera, poi di nuovo a Castel Volturno lunedì. Il leader calmo resta tale. Nemmeno la possibilità di chiudere anzitempo l’esperienza napoletana gli fa perdere quell’equilibrio non facile da tenere in situazioni del genere. Riesce persino a sorridere, Carletto, quando gli viene chiesto se Gattuso l’ha chiamato per informarlo sull’approccio avuto con De Laurentiis”.
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