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Castellammare di Stabia

Gattuso: “Nessuno ha il posto assicurato. Bisogna essere bravi ad essere cattivi”

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Gennaro Gattuso, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la consueta conferenza stampa della vigilia dei match della squadra partenopea. Gli azzurri affronteranno domani la Fiorentina allo stadio San Paolo di Napoli.

Ecco le parole di Gattuso:
FiorentinaLazio, Juventus? Si pensa partita dopo partita, mi piacerebbe dirla in maniera diversa ma se vediamo i numeri non ne abbiamo fatti di grandissimi in casa da quando sono arrivato. Domani giochiamo contro una squadra che con Bologna e Atalanta ha dimostrato di essere viva: tengono bene il campo, giocano da squadra e corrono tantissimo. Difficile oggi, ma per noi è importante e non pensiamo alla Lazio o alla Juventus: dobbiamo pensare solo ai tre punti e sappiamo che sarà difficile.
Abbiamo lavorato poco sull’attacco, abbiamo avuto altre priorità come difesa e centrocampo: possiamo sviluppare in modo migliore il gioco, ma non è una questione solo di attaccanti. Dobbiamo capire in quanti metri stiamo in campo, capire quando gli avversari ripartono. Per questo batto molto sulla difesa, dobbiamo giocare meglio e tenere gli avversari nella loro metà campo. È una questione di squadra, non di reparto.
Demme e Lobotka hanno qualità di palleggio, Demme può giocare a due o fare il vertice basso, Lobotka può fare anche la mezzala con caratteristiche diverse. Possono darci una grande mano, la qualità degli allenamenti è migliorata: la palla scorre in modo veloce, è importante il loro arrivo perchè aumenta la pressione anche per gli altri. Nessuno ha il posto assicurato, chi merita gioca: non mando nessuno allo sbaraglio, valutiamo giorno dopo giorno.
Non faccio il mago, analizzo i dati durante la settimana di ciò che facciamo in allenamento. La squadra in questo momento? Si gioca ogni tre giorni, abbiamo cambiato metodologia, ci sta che qualche volta i calciatori non ne abbiano più: più di quattro-cinque non giocavano da mesi per novanta minuti, è normale che non reggessero tutto il match. Mi piace il modo in cui lavora la squadra, quando ha gamba e corre riesce anche a pensare: se manca una componente, escono fuori tanti difetti. Non so quanto tempo ci vorrà, siamo a 22-24 allenamenti e penso che tra 15-16 allenamenti vedremo una squadra in grado di dare continuità a livello fisico e mentale.
Mi mancano giocatori importanti, non metto le mani avanti: potevano far respirare anche gli altri, il problema più grande è in difesa perchè mancano Koulibaly e Maksimovic. Adesso bisogna giocare, recuperare energie e trovare la squadra migliore per ogni partita.
Essere cattivi o belli? Tutti e due, bisogna credere in ciò che ricerchiamo durante la settimana: la cattiveria nello sport è importante, ma può portare anche a fare delle sciocchezze. Bisogna essere bravi nell’essere cattivi, fare fallo tanto per ti porta a restare in nove o in dieci e a fare errori. La cattiveria per me è non mollare, incitare i compagni che sbagliano, aiutarli, stare sul pezzo per 95 minuti e annusare sempre il pericolo. La cattiveria è questa, per me.
I miglioramenti di Insigne? Lorenzo è il capitano, in questo momento deve assumersi delle responsabilità come tutti gli altri. Sta giocando bene, qualitativamente riesce a fare cose importanti e deve dare continuità. Non dobbiamo parlare solo di un singolo però, ieri Milik ha detto una cosa giusta: stiamo provando qualcosa di nuovo, abbiamo il dovere di crederci e se continuiamo così possiamo e sappiamo di dover migliorare. Lorenzo sta facendo buone prestazioni, dà il massimo come tutti e stiamo vedendo qualcosa.
Che progressi mi aspetto domani? Sappiamo come gioca la Fiorentina, ieri abbiamo visto qualcosina: è una squadra che palleggia poco, attacca la profondità e ti viene addosso. Non dobbiamo dargli campo, la palla deve scorrere. Dovremo essere molto attenti a non dargli campo, hanno gente veloce che può metterci in difficoltà.
Infortunati per martedì? Vediamo, oggi arriva Maksimovic. Mertens ha lavorato in campo, ha fatto un lavoro importante dal punto di vista fisico. Per Koulibaly dobbiamo ascoltare anche cosa ci dice lui e vedremo. Ad oggi non sono a disposizione.
Demme schermo perfetto davanti alla difesa? Non è un caso essere capitani del Lipsia per anni, sono stati bravi i dirigenti a prenderlo. Lui voleva venire qui: spesso ha giocato a due in mezzo al campo, ci sta che commetta ancora qualche errore. Ha grande personalità, sa tenere il campo e ha la cattiveria giusta: può darci una grande mano, sia lui che Lobotka.
45-48 punti nel girone di ritorno? Pensiamo a Chiesa, Cutrone, Iachini e Caceres. La priorità è domani, ci giochiamo tanto a livello mentale. Sarà fondamentale, è ancora più importante del match col Perugia col quale avevamo tutto da perdere.
Gaetano? Gianluca sa cosa penso, doveva andarsi a creare un vissuto: ha grandi doti tecniche e fisiche, deve andare a giocare perchè solo così può far vedere quanto è bravo. Giocare per un minuto non è giocare, sa che ho stima di lui e sono sempre stato corretto con Gianluca. Deve dare continuità d’impiego, non facciamo paragoni con Castrovilli: se giochi, poi ti si apre un mondo perchè hai maggiori sicurezze.
Stiamo lavorando sia a sinistra che a destra, anche se sviluppiamo maggiormente a sinistra per ora. Ghoulam? Faouzi l’altro giorno ha provato a lavorare con noi, ancora non sta benissimo e non riesce a dare continuità ai lavori tecnico-tattici: non è al 100%, sta soffrendo. Hysaj a sinistra? È facile dire di voler acquistare qualcuno, ma non ce ne sono molti che interpretano meglio di lui il ruolo. È agevolato dal fatto di aver giocato per tanti anni sulle due fasce, con il meccanismo di gioco, e sta facendo bene.
Fabian nuovo acquisto? È fortissimo, sta giocando molto bene in quella posizione ma forse tocca una volta di più la palla. Esprime grandi qualità, riesce a fare delle robe che fanno solo i grandi. Se vogliamo vedere uno dinamico che corre per 90 minuti, non sono le sue caratteristiche. In quella posizione si sa muovere, non è il suo ruolo, però mi piace lì perchè fa girare la squadra. Quando sbaglia di meno, comunque ci dà tanto.
Lobotka? Lo abbiamo preso perchè è forte, se era scarso…mica siamo pazzi (ride, ndr). Sappiamo cosa ci può dare, a differenza di Demme può fare vertice basso e mezzala. È diverso da Diego, che gioca a due tocchi: Lobotka è un portatore di palla, alla Verratti. Gli piace saltare l’uomo anche da vertice basso, fanno lo stesso ruolo ma lo interpretano diversamente: nell’ultima col Celta Vigo ha giocato da mezzala sinistra, non ci inventiamo nulla.
Dobbiamo arrivare al tiro con il gioco, ci arrivi se segui il gioco negli ultimi 25-30 metri. Il nostro problema è riempire l’area con l’attaccante, con l’esterno, con la mezzala opposta. Non creiamo poco, le occasioni le abbiamo ma non le sfruttiamo. In Europa siamo quelli che han preso più pali, dobbiamo migliorare e buttarla dentro. Giocando 4-3-3, voglio vedere un miglior riempimento dell’area avversaria con 3-4 giocatori.
Siamo meno pensanti nei finali di gara? Bisogna migliorare durante la settimana, è facile correre senza la palla: bisogna ricordarsi che c’è, che se vogliamo lavorare di catene dobbiamo dare copertura al terzino che si stacca, ad esempio. Non bisogna strumentalizzare, pensante vuol dire questo: altrimenti scrivete che offendo le persone. Col tempo diventeremo pensanti.
Ospina e Meret cambiano gerarchie per le sue doti? Voi vi divertite, mi ripeto: ho sempre detto che Meret è un patrimonio, il vissuto di Ospina è diverso da quello di Alex. In questo momento sto andando alla ricerca di un certo tipo di gioco, ed Ospina è più avanti e ci sta. Dopo l’Inter Meret non riesce a dare continuità al suo lavoro, non può tuffarsi perchè prova ancora fastidio. Normale che se voglia palleggiare dal basso, Ospina sia più avanti. Il portiere deve parare eh, altrimenti parliamo del portiere volante e del libero: sulla dote del gioco con i piedi, ci stiamo lavorando con Meret ma non è al 100%.
Coppa Italia un obiettivo? Non possiamo trascurarci nemmeno se gioco al biliardino con Gigi Riccio e due calciatori (ride, ndr). Pure se giochiamo a tressette a perdere dobbiamo essere concentrati.
Vivere alla giornata o stimolare la squadra con un obiettivo difficile? L’obiettivo è domani, da tanto tempo diciamo di dover vincere e dobbiamo ragionare così: la classifica la conosciamo, è normale che Ospina parli di quarto posto ma l’obiettivo è domani. Dobbiamo far finta che se domani vinciamo, andiamo in Champions. Io sto lavorando duramente, so che stanno facendo fatica e al 70′ siamo morti, ma dobbiamo dare continuità al lavoro e so la fatica che stanno facendo. Gli strumenti ce lo confermano, loro ci danno un numero sulla fatica che fanno, loro restano nella struttura per allenarsi: non vedo giocatori menefreghisti che vogliono andare via, vedo una squadra che lavora. Secondo voi se non c’erano problemi ero qui? O ero da un’altra parte, in Spagna o a Gallarate: so la qualità dei giocatori che alleno, dobbiamo mettere assieme qualità, i problemi di testa di qualcuno, tante componenti per riuscire a creare una cosa unica.
Mertens e Callejon in scadenza? Non parlo di contratti, non è il mio lavoro. Nessuno di loro ha bussato al mio ufficio per parlare di questa problematica, se arriveranno allora potrò risponderne.
Ricomincio da Allan, Ghoulam, Koulibaly, Mertens, Insigne e Callejon se vengo confermato? Mi piacerebbe, ma poi sapete che ci sono altri discorsi da fare: Champions, Europa League o niente Europa cambia le cose, la società deve tenere i conti in ordine. Io parlo di oggi: sento parlare di smantellamento, ma una delle poche squadre che ha acquistato sul mercato siamo noi. C’è anche Rrahmani che sta facendo le visite. Si lavora per fare le cose fatte bene e sistemare la stagione, ma si lavora tutti i giorni e non stiamo qui a pettinare le bambole o vedere i film oppure il campionato spagnolo. A me piace vedere il Chievo, il campionato di B o di C: si lavora e si pensa, si programma per migliorare ogni situazione”.

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