Gattuso in Conferenza Stampa pre Granada considera l’affrontare la squadra spagnola non un fatto di esperienza, quanto piuttosto questione rognosa
Il Napoli rimaneggiato affronta domani un Granada che anch’esso non se la passa bene dal punto di vista delle assenze. Luis Suarez tra i più significativi giocatori avversari dovrà star fuori un mese, saltando così pure la gara del ritorno. Stesso dicasi per l’altro elemento importantissimo per loro, Soldado; stando fuori 12 settimane stimate per infortunio. Acciaccata anche la vecchia conoscenza del calcio italiano Maxime Gonalons. Federico Guerra, procuratore del giocatore ha simpaticamente fatto sapere come voglia giocare a tutti i costi a Napoli; non avendolo mai fatto fare ai tempi della Roma. Diego Martinez, allenatore del Granada, finora ha impiegato ben 33 calciatori, non avendo mai avuto tutti a disposizione al completo. I risultati si sono visti. Nelle ultime sette gare la sua è la peggior difesa del campionato spagnolo. Con 4 sconfitte e 3 pareggi così si presenta in Conferenza: “Appuntamento storico per noi. Napoli è tra i club più importanti d’Italia. E’ difficile stabilire chi giocherà per le tante nostre defezioni. Ma in epoca Covid, normale sia così. Dovremmo ripetere lo spirito di Maiorca. Ma non sarà facile. Andiamo a giocare con le farfalle nello stomaco“.
Gennaro Gattuso, allenatore dl Napoli, si attesta sulla stessa linea di coraggio oltre gli indisponibili, il Covid, gli infortuni. Curioso come entrambi i tecnici abbiano scelto il non piangersi addosso. Superare le difficoltà ‘del tutto contro’, sembra il diktat scelto. Compattare l’ambiente contro le avversità esterne per esser più forte del duellante. Gattuso indica rognosa, partita e squadra avversa. A dare la misura della battaglia da portar avanti nei 180 minuti dei sedicesimi di Europa League. “Il Granada poco esperto in Europa poco c’entra. – Prima di richiamare al rispetto del Presidente – che è quello che ci mette i soldi, compra i giocatori e paga gli stipendi. Le discussioni possono esserci, come nelle migliori famiglie; ma prima di tutto c’è sempre e viene prima il rispetto e l’educazione. Fa piacere quando è presente come contro l’Atalanta. Giusto far sentire unità e calore“.
A cura di Carmine D’Argenio
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