Gallerie chiuse, code chilometriche tra Castellammare e Vico Equense. Ancora disagi per la circolazione dovuti ai postumi del maltempo. Via Acton resta bloccata per via di detriti e fango
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allerie di Varano e Privati ancora chiuse, lunghe code tra Vico Equense e il casello autostradale di Castellammare di Stabia, porta d’ingresso (e uscita) dalla rete autostradale per tutta la costiera sorrentina e grandi disagi dopo le precipitazioni intense di domenica, lunedì e martedì. Una bomba d’acqua che ha amplificato il rischio idrogeologico di un territorio dagli equilibri delicati, messi a repentaglio dalla lunga estate degli incendi.
E nonostante la tregua di ieri, i disagi persistono. In particolare per chi da Napoli è diretto in penisola sorrentina: resta infatti chiuso al traffico, in entrambe le direzioni, il tratto di strada statale 145, la cosiddetta “Sorrentina”, compreso tra gli svincoli di Castellammare centro e Castellammare Villa Cimmino. Ieri l’Anas ha comunicato che si procede ancora al ripristino della funzionalità degli impianti (danneggiata l’area della cabina di alimentazione delle gallerie Varano e Privati) e alla pulizia della carreggiata, sulla quale si è riversata, nei pressi dello svincolo di Gragnano, una consistente mole di fango, detriti e rami.
Ed è dunque dalla tarda serata di lunedì che il transito è deviato verso soluzioni alternative (l’ex statale 145 e l’ex statale 336 Agerolina): code chilometriche nelle prime ore, anche ieri traffico particolarmente intenso. Si lotta contro il tempo, con l’utilizzo di speciali pompe idrovore, anche perché un nuovo peggioramento è previsto per la giornata di oggi. I danni agli impianti vengono considerati particolarmente ingenti.
A Castellammare di Stabia resta chiusa al traffico anche via Acton, interessata da una frana e letteralmente invasa da melma e detriti: una ditta incaricata dal Comune ha lavorato ieri alla rimozione di fango, terriccio e arbusti. Anche qui il ripristino della viabilità è rinviato: automobilisti costretti a ripiegare sulla strada Panoramica per proseguire verso la penisola sorrentina.
Prova a tornare alla normalità anche Positano, il paese più colpita dal nubifragio, disagi alla fornitura idrica segnalati a Massa Lubrense, Sant’Agnello, Piano di Sorrento, Sorrento e Vico Equense.
E una frana ha interessato, lunedì, anche le pendici del monte Faito, invadendo la strada che collega la montagna a Vico Equense all’altezza della curva della Madonnina e isolando 70 residenti (tra cui 15 bambini), alcuni turisti e diversi commercianti. Rocce e detriti, una vera e propria valanga: due escavatori di una ditta già sul posto (impegnata nella realizzazione di muretti a secco per la Città metropolitana) lavorano per liberare l’unica via d’accesso per il Faito.
Nel frattempo, l’emergenza ha indotto a rinviare lo stop della Funivia, previsto dal 5 novembre a marzo: assicurerà la continuità territoriale con la montagna. All’Eav era arrivata la richiesta del presidente del Parco dei Monti Lattari, Tristano Dello Joio, volta a scongiurare “che qualcuno imprudentemente si avventuri in alternativa sulla strada del versante stabiese, comunque pericolosa e chiusa alla viabilità”. La funivia resta in servizio per residenti e operatori “per il tempo necessario al ripristino della viabilità della provinciale 269 che collega Vico Equense con il Faito”.
Problemi anche a Napoli, dove il plesso scolastico di via Madonnelle, nel quartiere Ponticelli, è stato chiuso in seguito alla caduta di calcinacci e di pannelli di controsoffittatura delle aule, causata dalle infiltrazioni d’acqua provocate dai violenti temporali dei giorni scorsi. Una relazione tecnica del Comune parla della necessità di “interventi consistenti che richiederanno qualche mese”. Secondo Legambiente, i danni del maltempo costano ogni anno alla Campania un miliardo di euro, con 505 Comuni esposti a rischio frana.
/la Repubblica
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