Sono circa una trentina gli antagonisti del corteo ‘No G7’ che hanno sfidato le forze dell’ordine a Giardini Naxos. Il corteo, di circa un migliaio di manifestanti, era partito intorno alle ore 15.
S
contri al corteo di Giardini Naxos. Una manifestazione assolutamente pacifica, fino a quando un gruppetto di antagonisti in testa al corteo ha cercato lo scontro con le forze dell’ordine proseguendo la marcia oltre piazza del Municipio, luogo in cui era prevista la conclusione della protesta. I manifestanti non si sono fermati in piazza Municipio come previsto e sono stati respinti dalle forze dell’ordine, che hanno lanciato i lacrimogeni. I manifestanti, dopo essere stati dispersi, sono tornati ad avanzare, la polizia è pronta ad intervenire nuovamente e, a quel punto, le forze dell’ordine hanno risposto con una carica di alleggerimento e con il lancio di alcuni lacrimogeni. La situazione è poi tornata alla normalità.
Note di cronaca
Decine gli striscioni e i cartelloni esposti durante la manifestazione. “Noi siamo per l’accoglienza – dicono – questo è il Nostro corteo e di tutti voi. Ma anche di coloro che non sono riusciti a venire perché hanno avuto il foglio di via e non sono potuti arrivare a Giardini per l’ipocrisia di questa ridicola kermesse”. I manifestanti hanno fischiato il corteo di auto della delegazione Usa che ha attraversato la Statale che porta a Messina.
In piazza anche le “Donne in lotta per la rivoluzione” che manifestano contro Donald Trump, oltre a Marco Rizzo del Partito Comunista e decine di simpatizzanti con le bandiere rosse. “Per un mondo senza padroni”, si legge su uno striscione. E ancora: “Basta con l’imperialismo, unica soluzione la rivoluzione”. E poi: “Oggi come nel fascismo… Stragi repressione e bombe”. Sventolano anche bandiere Cobas.
redazione/agenzie/agi/adnkronos
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