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a Juve Stabia si appresta a disputare l’ultima gara della sua stagione. Tra poco più di 48 ore le Vespe scenderanno in campo a Pordenone, cercando di conquistare un double che renderebbe fantascientifica una stagione già leggendaria. Nel primo turno di Supercoppa, la squadra di Caserta si è messa nelle condizioni di poter puntare con buone probabilità al trofeo di fine stagione, grazie al 2 – 2 con l’Entella frutto di una furiosa rimonta. Innegabile che la scena, lo scorso week end, come tante altre volte, se la sia presa il Profeta gialloblu: Salvatore Elia.
Il paragone biblico di oggi è finalizzato ad omaggiare il giovanissimo 21 stabiese, autentico protagonista ed uomo determinante nella promozione in Serie B della Juve Stabia. Una promessa nata e cresciuta nel vivaio dell’Atalanta, garanzia di successo, arrivato a Castellammare la scorsa estate nel silenzio generale, quando, addirittura, non era semplice trovare in rete foto che ritraessero l’esterno nerazzuro. In pochi mesi, invece, la scena è totalmente cambiata, con il nome di Elia finito sulla bocca dei tifosi, stabiesi e non, impressionati dalle giocate del piccolo profeta scoperto da Polito.
Velocità impressionante, tecnica sopraffina, fiato da maratoneta e spirito di sacrificio da mastino del centrocampo hanno reso Elia una certezza della Juve Stabia, portandolo ad essere elemento imprescindibile per Fabio Caserta. Proprio il tecnico delle Vespe ha miscelato alla perfezione le qualità del suo talentino, evitando di farlo scottare, tenendolo spesso “nascosto” nella prima parte della stagione, ma arrivando a farlo esplodere nel momento decisivo del campionato. A sorprendere del ragazzo nativo di Prato, più ancora che le sue doti tecniche e fisiche, è la maturità non propria ai suoi 20 anni (da compiere fra poco più di un mese) ma da veterano, che lo porta sempre a giocare nell’interesse della squadra. Mai una scelta di campo finalizzata alla soddisfazione personale più che all’obiettivo di Elia, altruista anche nelle giocate personali, arrivate sempre nel momento e nella misura giusta.
Tante le profezie con cui Elia ha indicato la via alla Juve Stabia nei momenti difficili: la rete che ha chiuso la partita in casa col Bisceglie; l’assist per l’incornata di Carlini (profezia che si ripeterà) al Menti col Siracusa; il guizzo che a Rende, a tempo scaduto, ha consegnato a Paponi il penalty della vittoria; il cross ancora per il Conte Max con cui la gara decisiva della stagione, quella col Trapani, è stata messa in discesa e, ovviamente, il micidiale diagonale con cui il 21 ha ribaltato la Sicula Leonzio, dando alla Juve Stabia lo slancio determinante verso la Serie B.
La previsione di Elia si è manifestata anche in Supercoppa con la saetta che ha regalato alla Juve Stabia il pareggio quando, appunto, la storia della gara sembrava pronta a dire tutt’altro. Con lo stesso spirito quindi il 21 delle Vespe si prepara agli ultimi 90 minuti della sua, clamorosa, prima stagione tra i professionisti, puntando a regalare un’ultima profezia vincente.
Con la speranza, ovviamente, che la profezia più azzeccata sia quella che Elia, tra imbarazzo e mezzi sorrisi ha manifestato più volte durante la stagione: la speranza di rimanere in gialloblu anche nella prossima stagione.
Raffaele Izzo