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Castellammare di Stabia

FOCUS – Juve Stabia, da tabù a totem: la metamorfosi di Carlini

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4 maggio 2017: La Juve Stabia impatta 0 – 0 al Menti con la Reggiana, salutando i playoff a causa della sconfitta per 2-1 dell’andata. Tra gli emiliani figura in campo per 85 minuti Max Carlini.

23 maggio 2018: La Reggiana è ancora bestia nera della Juve Stabia, per cui l’1 – 1 del Mapei Stadium è letale nella corsa alla B. Tra gli amaranto in grande spolvero ancora Max Carlini.

20 aprile 2019: La squadra guidata da Fabio Caserta supera in casa 2 – 1 la Vibonese, conquistando il matematico ritorno nella tanto desiderata Serie B. Trascinatore dell’intera stagione delle Vespe..è proprio Max Carlini.

Quelle appena ricordate sono le tappe che hanno cambiato la storia del centrocampista laziale e della Juve Stabia, che a lungo sono stati rivali, dovendosi sfidare per il rispettivo sogno comune, centrato invece insieme. Del resto proprio Carlini è stato uno dei calciatori più determinanti nella meravigliosa macchina da gol, tanti fatti e pochissimi subiti, ideata da Caserta. Un ruolo di leader, in campo e fuori, con cui Max ha cancellato quel suo passato doloroso per le Vespe.

Nelle due precedenti, doppie, sfide playoff tra Juve Stabia e Reggiana il jolly di Terracina era infatti sempre stato tra i migliori in campo dello schieramento emiliano, facendo ammattire l’allora difesa stabiese. Schierato tra le linee, nella consueta posizione non ben definita che lo rende imprendibile, Carlini aveva condotto i suoi amaranto alla vittoria ma non al sogno promozione, sfumato sempre sul più bello.

Il destino però ha mostrato ancora una volta di avere le sue tempistiche, regalando a Carlini pochi mesi dopo l’ultimo incontro con la Juve Stabia, quella maglia gialloblu spesso vista da avversario. Primo grande colpo firmato da Ciro Polito nell’estate 2018, fiondatosi sul centrocampista non appena divenuto ufficiale il fallimento della Reggiana. Da quell’operazione di mercato, prima ancora che dalle altre scelte successive ed azzeccate della società, si comprende  quale siano le reali ambizioni di Manniello.

Un’operazione che porta a Castellammare il centrocampista più completo della Serie C, che a tratti stupisce anche i suoi nuovi compagni di squadra, con Canotto ad esaltare l’arrivo di Carlini, ancora non sceso in campo, dopo il match di Coppa Italia con l’Hellas Verona. Un’operazione, che dopo i primissimi minuti ufficiali in maglia gialloblu di Carlini, si rileva a dir poco magnifica.

Fin dalla prima uscita in campionato, nella amica Siracusa, Carlini prende per mano la manovra della squadra, illuminando gli schemi di Caserta con lucidissima imprevedibilità, tecnica e fisica. Schierato senza differenze tra mezz’ala e da esterno offensivo, Max conduce i gialloblu, tanto da diventare il “Conte Max” per compagni e tifosi. Numeri impressionanti che registrano 10 gol ed 8 assist, oltre ad una miriade di giocate da applausi, regalano al 29 la sua migliore stagione in carriera, ma soprattutto, cancellano dalle sue spalle l’aura di tabù per la Juve Stabia, rendendolo invece totem per le sorti della squadra.

Un campionato vissuto e giocato a ritmi impressionanti per Carlini, con l’unico neo del rigore calciato alto a Bisceglie, dove Max è in campo nonostante la febbre alta; un passo falso eliminato dalla rete che spiana la strada nello scontro diretto col Trapani. Una sorta di rinascita, come una fenice che sbatte le ali, le stesse ali che Max ha tatuate sulla nuca.

Un ambiente che travolge di affetto, in campo e fuori, Max ma anche la sua famiglia, con Cristina ed il piccolo Massimo perfettamente integrati nella passione stabiese. Non a caso proprio la moglie del calciatore è protagonista, a nome di tutte le wags stabiesi, nella splendida serata di festa e premiazione organizzata dalla Curva Sud.

In attesa allora di tornare ad ammirare le giocate del proprio 29, i tifosi stabiesi sanno già di poter contare anche in Serie B su un Conte dal sangue non blu ma gialloblu.

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