La Juve Stabia torna alla vittoria, senza tra l’altro subire gol, ad Andria dove batte i padroni di casa grazie al bel gol del redivivo Pandolfi
PODIO
Medaglia d’oro: a Luca Pandolfi, che si finalmente ritorna al gol. Era dalla prima di campionato a Pagani, contro la Gelbison, che il 7 della Juve Stabia cercava la rete che arriva (avrebbe meritato di esultare ben prima) ad Andria. L’incornata che Pandolfi rifila alla Fidelis Andria restituisce alla Juve Stabia la vittoria proprio quando pareva materializzarsi il quarto pareggio a reti bianche consecutivo e consegna a Colucci, si spera, un attaccante rivitalizzato nell’entusiasmo e nel coraggio. Sbaglia i gol facili, segna quelli difficili: lo strano caso di Luca Pandolfi, tornato a volare insieme alle Vespe.
Medaglia d’argento: ci capirà il treno della fascia mancina Daniele Mignanelli, ma premiamo l’altro Daniele, Altobelli, che brilla ancora da centrale difensivo. Era nata come una soluzione emergenziale ma ora la veste di difensore sta benissimo al calciatore laziale, sempre più sicuro al fianco di Caldore. Preferito per la seconda volta a Vimercati, Altobelli chiude ogni buco ed esce a testa alta saltando il primo pressing dei pugliesi. La sensazione è che l’intuizione di Colucci possa non solo regalare nuovi scenari alla carriera di Altibelli ma anche al mercato di gennaio della Juve Stabia.
Medaglia di bronzo: a Davide Barosi, che mette i guantoni sul successo grazie alle solite parate di spessore. Il neo dottore vola sulla punizione temibilissima di Urso, smanacciandola in angola e, poco dopo, sul mischione che porta al palo di Persichini si getta senza paura per bloccare la sfera. Conferisce poi sicurezza al reparto non facendo tremare gambe e braccia quando la Fidelis tenta il tutto per tutto per centrare il pareggio.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Christian Santos, che prosegue nel suo periodo di buio. Il 99 non è fortunato perché i palloni da gol sono pochissimi e quando l’occasione c’è il suo partner Pandolfi preferisce calciare anziché servirlo. Detto questo, fa però davvero troppo poco per incidere in una gara che aveva bisogno della scintilla del singolo per sbloccarsi.
Medaglia d’argento: ad Alberto Gerbo, che torna titolare ma non ancora ai livelli che ci si aspetta. Segnali di risveglio per l’ex Ascoli, che però non prende per mano la mediana come dovrebbe fare un elemento di spicco come in effetti è. Peccato per il tiro in parte ciabattato a poca distanza dalla porta.
Medaglia di bronzo: a Gianmarco Zigoni, cui Colucci si affida per l’assedio finale in cui però non risulta pervenuto. Il suo scampolo di gara sta tutto nell’anticipo con cui il difensore dell’Andria gli soffia il pallone da tergo nel cerchio di centrocampo, proprio quando c’era bisogno di far salire la squadra.