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Fiat 126: la più nuova delle piccole Fiat

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span style="font-size: 28px">La Fiat 126 esordì al Salone dell’Automobile di Torino nel 1972. La più nuova delle piccole FIAT, come diceva la pubblicità di lancio, rimase in vendita in Italia fino al 1991, presente comunque a listino in Polonia fino al 2000.

Nata per sostituire la gloriosa, diffusissima e assai amata 500 di cui riprendeva lo schema meccanico, la Fiat 126, ha incarnato un po’ il mito del brutto anatroccolo e della sorella povera, seppur può oggi vantare di essere l’ultima gloriosa auto con motore posteriore prodotta dalla casa torinese ed è stata in grado di rifarsi più volte il lifting rimanendo di fatto al passo con i tempi.

Pubblicità Fiat 126
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La Fiat 126 nacque come evoluzione dalla concept-car “City Taxi”, disegnata da Pio Manzù nel 1968, ed esordì al Salone dell’automobile di Torino del 1972. Rispetto alla 500, nella fiat 126 fu spostato il serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore sotto il sedile posteriore e fu introdotto il cambio a 4 marce sincronizzato – tranne la prima. Anche il motore, il noto bicilindrico raffreddato ad aria montato posteriormente a sbalzo, era lo stesso della contemporanea 500 R con cilindrata era di 594 cc. Era riuscita ad aumentare le dimensioni della carrozzeria della 500, con una linea più squadrata che, pur mantenendo invariato il passo, consentiva una maggiore abitabilità, e più sicurezza.

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Nel 1976 ci fu il primo lifting e nacque la 126 Personal, ‘la tua amica della città’, con nuovi interni, i primi paraurti in plastica anziché cromati e fascioni laterali, con nuovi mozzi ruota e cofano posteriore con meno feritorie e nuovo disegno dell’alloggiamento targa. L’anno seguente la Fiat 126 fu equipaggiata di un motore di 652 cc mentre la prima serie, con cofano motore e cerchi della Personal, rimase tuttavia in listino fino al 1982 come modello base o ‘Economica’ secondo la dicitura Fiat.

Fiat 126 Personal
Fiat 126 Personal

 

Fiat 126 Economica
Fiat 126 Economica

Come variazioni della Personal, nel 1978 naquero le versioni speciali Black e Silver caratterizzate da finiture specifiche e dotazioni arricchite tra cui poggiatesta e luce di retromarcia. Nel 1980 le Black e Silver vennero rimpiazzate dalle Brown e Red, con diverse colorazioni.

Oltre che in Italia, la Fiat 126 venne prodotta anche in Polonia negli stabilimenti FSM (Fabryka Samochodów Małolitrażowych – Fabbrica di automobili di piccola cilindrata), in particolare dal 6 giugno 1973 dalle catene di montaggio di Bielsko-Biała e dal 18 settembre 1975 anche dal secondo stabilimento di Tychy.

La 126 rappresentò per i polacchi la motorizzazione di massa, proprio come quello che la 600 aveva rappresentato per gli Italiani negli anni cinquanta. L’8 luglio del 1979 la produzione italiana di 126 venne interrotta dopo 1.352.912 unità prodotte e da allora in poi le 126 saranno solo di produzione polacca, compresi quindi anche i modelli per il mercato italiano.

Nel maggio del 1983 venne lanciata la 126 Unificata, in quanto venduta in un unico allestimento, accompagnata dalla dicitura Made by FSM.

Nel 1985 venne presentato un indovinato restyling della Fiat 126 Unificata che prese definitivamente il nome di 126 FSM con interni e cruscotto completamente ridisegnati. Grande novità estetiche furono gli inediti paraurti avvolgenti integrali con nuovi fascioni laterali e nuovi retrovisori. La luce di retromarcia e il retronebbia vennero inglobate in basso nel paraurti posteriore. La meccanica era quella della Personal e venne venduta anche in Jugoslavia come “Zastava 126”.

Fiat 126 FSM
Fiat 126 FSM

Intanto una Fiat 126 Combi, simile alla 500 giardiniera, e una 126 Bosmal con motore anteriore erano in ideazione.

Fiat 126 Combi
Fiat 126 Combi
Fiat 126 Bosmal
Fiat 126 Bosmal

L’ultimo grande rivoluzionario restyling della Fiat 126 prese vita nel 1987, con il debuttò della Fiat 126 Bis con portellone posteriore e il famigerato motore a sogliola raffreddato ad acqua. Nuove borchie in plastica per le ruote, nuovo paraurti posteriore con spoiler e nuovi gruppi ottici posteriori. Un successo che merita il bis, recitava la pubblicità dell’epoca, innalzando una rinnovata estetica ma soprattutto la soluzione del doppio bagagliaio, il tradizionale anteriore e il tutto nuovo posteriore. Naturalmente sparirono le feritoie su quello che un tempo era il cofano motore. L’idea di creare un vano bagagli posteriore fu ereditato dalla “500 Giardiniera” e si ottenne ruotando di 90° il motore. Con la 126 Bis venne incrementa anche la cilindrata che passò a 704 cc.

Fiat 126 Bis
Fiat 126 Bis

Mentre nell’Europa Occidentale la Bis era l’unica 126 disponibile, sul mercato polacco rimaneva in listino anche la vecchia 126 FSM, con la configurazione classica. Nel 1989 comparvero le decalcomanie su tutta la carrozzeria e poggiatesta anteriori: nacque la Fiat 126 Bis Up. Fu il canto del Cigno per il mercato occidentale e l’esportazione terminò ufficialmente nel 1991.

Fiat 126 Bis UP
Fiat 126 Bis UP

Nel 1997 la Bis uscì di listino anche in Polonia, rimpiazzata dalla 126 Maluch e dalla 126P, equipaggiate con motore raffreddato ad aria, ma con iniezione elettronica e marmitta catalitica, con volante, quadro strumenti e specchietti retrovisori di provenienza Fiat Cinquecento.

Fiat Maluch
Fiat Maluch

 

Non è mancata la versione cabrio.

Fiat 126 Cabrio
Fiat 126 Cabrio

La produzione cessò definitivamente il 22 settembre 2000 con 1000 esemplari numerati in allestimento ‘Happy End’.

Fiat Maluch Town Happy End
Fiat Maluch Town Happy End

In tutto sono stati prodotti 3.318.674 negli stabilimenti polacchi e 2.069 esemplari in Austria dalla Fiat-Steyr.

Con 4.673.655 esemplari, la Fiat 126 in tutte le sue varianti, vanta oggi devoti appassionati in tutto il mondo, molti forum, molte pagine Facebook, è non è raro vederne ancora in servizio o Fiat 126 che si pavoneggiano per i raduni di auto storiche. A quando una Nuova Fiat 126?

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