Oltre 2mila controlli nel weekend per la tutela della salute pubblica. Sorpresi festeggiamenti di Halloween in un albergo e assembramento e consumo di alcolici nel seminterrato di un minimarket.
Sorpresi festeggiamenti di Halloween in un albergo e assembramento e consumo di alcolici nel seminterrato di un minimarket
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oma- I romani hanno trascorso la prima festa di Halloween all’insegna del DPCM che vieta gli assembramenti per contenere i contagi da Covid-19. Ma c’è chi non ha saputo resistere e, contravvenendo alla normativa vigente, ha voluto festeggiare come se non esistesse nessuna emergenza sanitaria. Ma non sono passati inosservati come magari si aspettavano. Le pattuglie della Polizia Locale, infatti, in questo fine settimana, erano impegnate nei vari quartieri della Capitale, sia nelle località tipiche della movida che nelle periferie, con particolare attenzione al rispetto delle regole per la  tutela della salute collettiva.
Una vigilanza specifica è stata svolta nella notte del 31 per possibili assembramenti e comportamenti poco responsabili in occasione della festa popolare di Halloween. E proprio  in un albergo in pieno Centro Storico, gli agenti hanno scoperto che erano in corso i festeggiamenti  di Halloween. Tutto regolare in apparenza: pernottamento comprensivo di  cena per i clienti, ma all’interno gli operanti hanno rilevato diverse violazioni delle disposizioni per il contenimento del contagio,  dal mancato distanziamento tra i tavoli, alla presenza di un numero eccessivo di persone allo stesso tavolo. Circa 80 le persone presenti. Oltre alle sanzioni previste, scattata  la diffida per il titolare, che ha provveduto al ripristino dello  stato dei luoghi posizionando regolarmente i tavoli e la distanza interpersonale tra gli avventori.
Ulteriori  illeciti , circa una ventina, sono stati rilevati presso alcuni locali pubblici e mini market,  nei vari quartieri della città ,  a causa della presenza di affollamenti all’interno degli esercizi o nelle adiacenze o per lo svolgimento di attività fuori dagli orari e  modalità previste. In particolare nel Rione Monti, diversi gli interventi delle pattuglie per segnalazioni di calca fuori da alcuni locali di somministrazione.
Un seminterrato di un minimarket in zona Casilina, venerdì sera,  è stato chiuso da una pattuglia della Polizia Locale di Roma Capitale perché all’interno si consumavano cibi e alcolici senza rispetto delle disposizioni sul distanziamento e sulle normative anti-contagio. Nel corso delle verifiche, predisposte dal Comando Generale per la tutela della salute pubblica, i caschi bianchi della Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale), durante i controlli di rito, avevano avvertito dei rumori sospetti provenienti dal piano seminterrato. Scoperta una botola, che portava, tramite una scaletta, al piano sottostante, gli agenti sono scesi e hanno trovato una sala con all’interno alcune persone intente a consumare alcolici senza osservare le misure previste per la limitazione del contagio. Al titolare, un cittadino di nazionalità Bengalese di 50 anni, sono state comminate sanzioni per oltre 6mila euro per mancato rispetto delle regole anti-covid, per somministrazione irregolare di alcolici, oltreché per illeciti legati alla vendita di merce scaduta, mancata esposizione dei prezzi e delle indicazioni sulla provenienza dei prodotti e carenti segnalazioni sui percorsi di entrata e uscita dei clienti all’interno del minimarket.
Si è proceduto alla chiusura dell’attività per la durata di 5 giorni ed attivato ulteriori accertamenti.
Illeciti per più di 5mila euro riscontrati anche in un altro minimarket nel quartiere Montagnola. Sono state oltre 2mila i controlli effettuati nel solo weekend.
Potenziati anche i controlli a contrasto del fenomeno della  prostituzione che prevede accertamenti mirati nelle zone maggiormente interessate dal fenomeno, come  via Salaria, Via Palmiro Togliatti, Via Cristoforo Colombo, Viale Marconi, Via Aurelia e in zona Eur: in totale  29 le sanzioni elevate in violazione del Regolamento di Polizia Urbana, in molti casi  anche a carico dei clienti sorpresi a contrattare  le prestazioni.
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