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Castellammare di Stabia

Festa: “Sul cammino dell’Avellino pesano i tanti pareggi iniziali”

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Titti Festa, giornalista di Sport Channel 24, è intervenuta nel corso della trasmissione settimanale “Il Pungiglione Stabiese” per parlarci del momento dell’Avellino, prossimo avversario delle Vespe.

Le dichiarazioni di Titti Festa sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Ho chiesto a Braglia con quale modulo giocasse e non mi sembrava una domanda tanto polemica nei suoi confronti. Avellino è una piazza importante come Castellammare e c’è un modo profondo di vivere il rapporto con la squadra. L’Avellino ha vinto 5 gare consecutivamente fuori casa ed è in un ottimo momento. Purtroppo però – aggiunge Festa – l’Avellino paga i troppi pareggi iniziali. Senza quei pareggi probabilmente il distacco dal Bari sarebbe stato più limitato. Murano è stato un ottimo acquisto ma la cessione di D’Angelo non è stata ben digerita.

La Juve Stabia ha preso un portiere importante come Dini, è arrivato un manager come Polcino a ricoprire il ruolo di amministratore unico. Spero che Braglia porti in B l’Avellino perché è un allenatore competente. Anche se si lamenta sempre a fine partita e brontola. D’Agostino è una persona perbene. Ma lui – aggiunge Festa – si è fidato troppo di ciò che gli dice l’allenatore.

Mastalli nel 4-2-3-1 o nel 3-4-1-2 non può trovare collocazione. Maniero si è caricato molto con l’arrivo di Murano. Ed è una coppia d’attacco che darà tanto. Scognamiglio ha dimostrato di essere sovrappeso, rientreranno Tito e Ciancio esterni con la Juve Stabia.

I moduli 3-4-1-2 e 4-2-3-1 sono le due alternative tattiche di mister Braglia. Potrebbero mettersi anche a specchio con la Juve Stabia. Mi verrebbe da pensare che con la Juve Stabia si metta a specchio e giochi col 4-2-3-1 così come giocherà la Juve Stabia. L’Avellino – conclude Festa – è in forma strepitosa e ci sarebbe anche un premio promozione, vedo una squadra convinta decisa e con molta autostima. D’Angelo è andato via e la sua cessione è stata gestita malissimo, l’altro scontento era Sbraga anch’egli andato via. Pesano però i troppi pareggi iniziali sul campionato dell’Avellino”.

 


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