Horan Patrick Joseph, 64 anni, un magnate americano decollato da Valdice in Florida con un volo privato e giunto il pomeriggio di venerdì scorso all’aeroporto di Trapani Birgi, è stato fermato dagli operatori della Squadra Mobile della Questura di Trapani, coadiuvati dalla Polizia di Frontiera, dai funzionari dell’Agenzia della Dogane ADM e da un’unità cinofila della Guardia di Finanza.
Nel corso della perquisizione, eseguita all’interno dell’aeromobile su cui viaggiava, gli agenti hanno ritrovato all’interno di alcuni scatoloni delle armi (due pistole, una carabina, archi e frecce) e un chilo e mezzo di marijuana conservata in sacchetti sottovuoto all’interno di alcune borracce.
Ora la Squadra Mobile di Trapani, diretta dal Vicequestore Emanuele Fattori, che sta conducendo ulteriori approfondimenti, sulla misteriosa. Gli investigatori della Mobile attraverso i canali internazionali stanno facendo accertamenti per verificare se l’uomo abbia altri pregiudizi negli Stati Uniti.
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ermato con armi e droga dalla Polizia della squadra Mobile di Trapani
L’uomo è stato sottoposto a fermo su ordine della Procura di Trapani (Procuratore aggiunto Maurizio Agnello, Sostituta Giulia Mucaria) e trasferito nel carcere Pietro Cerulli, in attesa che il Gip convalidi o meno il provvedimento di restrizione.
Nel frattempo gli agenti della Squadra mobile di Trapani hanno ricostruito il profilo di Joseph Patrick Horan, benestante e titolare al 51% di una società agricola con sede a Santa Ninfa comune in provincia di Trapani.
Durante il controllo doganale l‘uomo ha dichiarato di essere tornato in Sicilia per sottoporsi a un’operazione a Palermo, ma nel corso dei primi accertamenti è emerso che in diverse occasioni era già atterrato a Birgi.
Sono ancora in corso invece ulteriori approfondimenti sulle armi sequestrate, che verranno sottoposte a una perizia balistica e su eventuali precedenti giudiziari maturati dall’uomo negli Stati Uniti.
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