“Vincendo le partite il Napoli acquisisce consapevolezza della propria forza”
Intervenuto durante la trasmissione Radio Goal, in onda su Radio KissKiss Napoli, Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Napoli-Juventus sarà una gara importante. Mancano 5 partite alla fine del girone di andata. Se riesce a girare a 50 punti a metà campionato, mette un tassello importante per la vittoria finale. C’è quasi una certezza sulla vittoria finale. Non va dimenticata l’Inter, ma ha solo Icardi che fa gol mentre gli altri lo fanno troppo poco. Se Icardi per un periodo è fuori forma, non farà gol. Non bisogna accontentarsi del pari, è un guaio. Per lo scontro diretto, serve vincere in quanto il ritorno si gioca a Torino. Una gara giocata male ci sta, l’importante è vincere e a Udine lo si è fatto. Scudetti? Con i nostri due scudetti pensavo che la città si rilanciasse: avevamo le carte in regola per diffondere la nostra napoletanità, ma la città crollò dopo poco. Non leghiamo la città al calcio, sono due cose distinte. Resta importante avere napoletani nei posti giusti, ma il calcio deve staccarsi dallo sviluppo della città. Il Napoli mano a mano che vince le partite acquisisce consapevolezza della propria forza: poi non dimentichiamo che i calciatori, in caso di vittoria, guadagnano un sacco di soldi. In campo danno tutto. Le parole di Dani Alves? Sarri ha imparato molto dal calcio. Da quando il Napoli l’ha preso dall’Empoli, quindicesima squadra di A, è cresciuto. Berlusconi lo voleva a tutti i costi, si starà mangiando le mani, ma per credo politico diverso non lo prese. Il club azzurro l’ha aiutato, i calciatori si sono messi a disposizione. Nel mio Napoli chi avrei messo? Era un calcio diverso, meno intenso: avevamo 16 giocatori, oggi ce ne sono 22-23. Oggi in campo si dà tutto, un gioco al massacro. Con Maradona avrei visto bene Insigne”.
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