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Castellammare di Stabia

Fedele: ”Ieri troppo turnover, Ancelotti non lo vuole capire”

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Enrico Fedele ha scritto il suo editoriale per Il Roma

Enrico Fedele nel suo editoriale per ‘Il Roma’ ha parlato degli undici schierati da Carlo Ancelotti, ieri contro il Cagliari. Ecco le sue parole:

”Non vorrei essere ripetitivo ma o’ turnover nun me piace. Come ve lo devo dire. Nun me piace, nun me piace! E Ancelotti non lo vuole proprio capire, eppure è un allenatore che ha sempre puntato sui sette-otto titolari per vincere scudetti e coppe. Ritornasse al calcio che lo ha reso famoso. La formazione schierata ieri a Cagliari non ha senso, non ha logica: una nuova rivoluzione con i titolari in panchina e in campo giocatori con le stesse caratteristiche tecniche. Tanti portatori di palla come Allan, Zielinski e Fabian Ruiz e nessun rifinitore. Sembrava quasi una scelta per dire a tutti: il campionato è finito, pensiamo a vincere qualcosa in Europa. Invece io la penso diversamente e finché i numeri ci danno speranza, è giusto lottare fino alla morte. Non come hanno fatto ieri gli azzurri nel primo tempo: 45 minuti davvero orrendi, nemmeno un tiro in porta e indenni solo grazie al bravo Ospina. Abbiamo vinto? Si, è vero, nel calcio il solo dio è il gol, la vittoria, ma la fortuna bussa una sola volta. Non è successo contro il Liverpool, ma Milik è stato premiato nel recupero di Cagliari con una punizione da applausi. Un giusto riscatto per un attaccante che, come più volte ho scritto in questa rubrica, merita spazio soprattutto contro le squadre di media elevatura come il Cagliari. Il polacco ha senza dubbio qualità, ma il suo utilizzo va valutato di partita in partita con validi supporti. Tanti tiri in porta, una traversa e un gol magico soprattutto per il Napoli che così può continuare a sperare e a prendere il largo verso una anticipata qualificazione in Champions. Chiudo rivolgendo una domanda ad Ancelotti: ma non è che sposi il turnover perché vuoi soddisfare una richiesta ben precisa del presidente De Laurentiis che desidera la valorizzazione di tutta la rosa, anche di quei giocatori che Sarri non utilizzava mai per una scelta ben precisa?”

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