Fake News: il termine sta ad indicare una serie di notizie giornalistiche inventate o ingannevoli, con il deliberato intento di disinformare o diffondere bufale attraverso i mezzi di informazione.
span style="font-size: 16px;">Tradizionalmente a veicolare le fake news sono i grandi media, le televisioni e le più importanti testate giornalistiche. Proprio in questi giorni numerose reti televisive italiane avevano parlato di un possibile aumento di 35 euro sulla bolletta della luce, tale gettito avrebbe dovuto sopperire ai mancati incassi dei gestori energetici dovuti alle migliaia di utenti che non erano in regola con i pagamenti.
La notizia e’ sembrata reale e non una bufala, tanto e’ vero che si sono alzate una serie di vibranti proteste da parte di milioni di cittadini, che non sarebbero stati disposti a pagare debiti non propri.
Nel giro di qualche giorno, si e’ scoperto che questo messaggio era falso e che non era prevista, almeno per il momento, nessuna altra “rapina”, o meglio tassa, a danno dei consumatori.
In Italia il terreno per queste fake news, e’ stato fertile, tanti italiani ancora ricordano che sotto il Governo Renzi, la bolletta della luce e’ stata allacciata a quella della Rai. Unica consolazione per i consumatori, e’ stata quella di poterla pagare in “comode” rate mensili, senza aggravio di interessi maturati e maturandi.
Briciolo di verita’:
In effetti l’Autorita’ per l’energia elettrica, del gas, e dei rifiuti, la cosiddetta “Arera”, (questa sigla ancora mancava nel vocabolario dei contribuenti), nei giorni scorsi aveva approvato una delibera che avrebbe consentito ai distributori della luce di recuperare alcuni crediti inesigibili, tramite le bollette di tutti i consumatori, il fatto quindi era vero, ma e’ stato in “parte” travisato.
Infatti e’ stato annunciato che per 1 anno non vi sarebbe stato alcun aumento, e solo dopo questa data, l’Arera avrebbe fatta una “irrisoria” maggiorazione sulle bollette della luce.
Bisognera’ vedere quanto possa essere questo piccolo, misero, microscopico aumento, speriamo che, questo ulteriore balzello non debba essere dilaniato in “comode rate mensili”, se cosi’ fosse, non ci resta che piangere.
vivicentro.it/ATTUALITA’
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