Si accende la situazione politica in Formula Uno
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F1, dal caso Racing Point al Patto della Concordia: ecco cosa sta succedendo
Tutti contro la Mercedes, o meglio: tutti contro Toto Wolff. La situazione politica in Formula Uno è incandescente. Proviamo però a fare chiarezza. Qualche settimana fa la Renault aveva messo in discussione la regolarità della Racing Point 2020. Il team francese ha infatti chiesto alla FIA di analizzare la presa d’aria dei freni, per verificare se la geometria interna fosse uguale a quella della Mercedes 2019. Dopo varie analisi, la Federazione nella giornata di venerdì mattina, tramite un comunicato, ha emanato la sua sentenza: 15 punti di penalità alla Racing e 400.000 euro di multa. Una scelta che ha fatto discutere e non poco: è stato infatti confermato che il team di Stroll abbia “copiato” i progetti interni della vecchia Mercedes, ma il comunicato non impedisce alla Racing di continuare a usare questi strumenti e quindi di continuare a “barare”.
Sentenza Racing, gli altri team non ci stanno
La battaglia infatti non è ancora finita: a scendere in campo ora è la Ferrari che, insieme a Renault, McLaren e Williams, hanno formalizzato un nuovo reclamo alla Corte Internazionale della FIA. “A scuola c’è chi copia e chi passa i compiti” – ha detto Mattia Binotto, usando una metafora che rende molto bene l’idea. Il dito è stato puntato non solo contro la Racing Point, ma anche contro la Mercedes. La risposta di Toto Wolff? “Se si andrà in tribunale ne saremo felici”
Il Patto della Concordia
Oltre ai reclami contro la Racing Point, c’è anche un altro accordo che scalda i tavoli in Formula Uno: il Patto della Concordia. L’idea è quella di firmare entro domani, ma c’è chi non è d’accordo come la Mercedes. Toto Wolff infatti vorrebbe una distribuzione più equa dei premi. Il team principal sa che la Ferrari riesce sempre a ottenere qualche bonus in più rispetto agli altri. Il paddock è infuocato, ora non ci resta che attendere e vedere alla fine se i team riusciranno a trovare l’accordo più importante della stagione. In tutto questo però domenica si riparte, si corre a Barcellona. Perché la Formula Uno non è solo politica.
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