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’extracomunitario si prostituiva con un’amica in un B&B. Denunciato dalla Polizia di Stato di Agrigento. Emesso decreto di espulsione
Extracomunitario transessuale denunciato per spaccio di cocaina
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Nella tarda mattinata del 13 febbraio u.s., in Agrigento la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà un uomo per il reato di ricettazione. Gli operatori del Posto Polfer di Agrigento, durante un ordinario controllo sui treni in transito, hanno identificato un soggetto extracomunitario, proveniente da Palermo, con due grosse valigie al seguito. L’uomo, ha dichiarato di essere un transessuale e di essere giunto in città, per motivi lavorativi atteso che era diretto in un B&B dove si sarebbe prostituito assieme ad un’amica.
Insospettiti dalle dichiarazioni del giovane, gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione che ha portato al ritrovamento, in una delle due valigie, di una carta d’identità elettronica intestata ad un altro soggetto e per la quale era stata presentata una denuncia di smarrimento nel 2019. Inoltre, durante la perquisizione, è stato anche ritrovato un involucro contenente 0.443 gr. verosimilmente di cocaina. L’uomo è stato quindi denunciato per il reato di ricettazione di carta dì identità, segnalato in Prefettura di Agrigento per il possesso di stupefacenti e contravvenzionato per la violazione delle disposizioni in materia anticovid.
Al termine degli accertamenti, allo straniero è stato notificato il decreto di espulsione emesso dal Questore di Agrigento con contestuale ordine del Prefetto di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.
Notificato ad un cinquantottenne agrigentino un divieto di avvicinamento
In data 15 febbraio 2021, in Porto Empedocle, la Polizia di Stato, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Agrigento – Ufficio del G.I.P, sottoponeva un cinquantottenne agrigentino alla misura cautelare del divieto di avvicinamento a meno di 500 metri ai luoghi frequentati dalla persona offesa, nonché divieto di comunicazioni con la medesima sia in forma epistolare che a mezzo di strumenti quali sms, watshapp, facebook, telefono o altro.
Lo stesso veniva altresì sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Porto Empedocle, in quanto indagato in ordine ai reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate e danneggiamento aggravato.
L’uomo nei mesi scorsi aveva intrapreso una relazione sentimentale con una giovane empedoclina, durante questo periodo aveva frequentemente vessato e umiliato la donna. Quando questa si era determinata ad interrompere la relazione, l’uomo aveva portato a termine un disegno criminoso con ripetuti atti di danneggiamento sull’autovettura di proprietà della donna, prima con il taglio degli pneumatici e dopo con l’incendio del veicolo.
Soccorsa un’anziana derubata da un uomo e una badante
Lo scorso 2 febbraio, in Agrigento, la Polizia di Stato interveniva presso un’abitazione dove poco prima, ignoti avevano perpetrato un furto. Gli uomini dell’U.P.G.S.P. (L’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico è un ufficio operativo della Polizia di Stato presente in tutte le questure d’Italia che si occupa principalmente di servizi di pronto intervento su richiesta dei cittadini) constatavano che ignoti malfattori, approfittando del momento di sconforto che viveva un’anziana donna a causa del decesso di una parente, erano entrati nell’abitazione e avevano trafugato oggetti preziosi appartenuti alla defunta.
L’anziana, apparsa subito stordita e confusa, ricordava di aver fatto entrare in casa, inspiegabilmente, una donna sulla quarantina, con accento palermitano che diceva di essere stata la badante della congiunta, deceduta il giorno prima.
La sconosciuta, a dire della donna, l’aveva insistentemente fissata negli occhi e le aveva parlato incessantemente, così da indurla in inganno.
Una volta entrata, aveva verosimilmente lasciato la porta di ingresso aperta, consentendo ai complici di introdursi nell’abitazione e, mentre lei distraeva l’anziana, questi si erano diretti velocemente in camera da letto dove avevano asportato i monili della defunta contenuti in una scatola di latta custodita all’interno di un armadio.
Attive indagini in corso per addivenire all’identificazione dei malviventi.