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Castellammare di Stabia

Ex deputato siciliano odontoiatria dirige da Palermo il presidio sanitario di Lampedusa

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Ex deputato regionale di Forza Italia ora si occupa della salute dei migranti e per lui quelli della Open Arms stavano bene.

i migranti della Open Arms sbarcati stanno benissimo. Io non sono a Lampedusa, mi fido dei miei medici e dei loro referti, qui chi ha fatto carriera politica con il ruolo di medico dell’Isola è Bartolo non certo io”.

Chi parla è Francesco Cascio al quotidiano ‘la Repubblica’, berlusconiano da sempre, è stato anche Presidente dell’Assemblea Reginale Sicilia tra il 2008 e 2012, il quale è tornato da tre anni a indossare il camice bianco dopo 22 anni di incarichi politici dal Comune di Palermo all’Ars passando anche per la Camera nel 1994, sempre nelle file del centrodestra, da qualche mese ha preso proprio il posto di Pietro Bartolo (medico-ginecologo e politico italiano, noto per essere stato, dal 1992 al 2019, il responsabile delle prime visite ai migranti che sbarcano a Lampedusa, è stato eletto europarlamentare nel Pd alle ultime elezioni 2019 nella circoscrizione insulare) come dirigente del presidio sanitario dell’Asp a Lampedusa. È specializzato in Odontoiatria e protesi dentaria nel 1992 si è specializzato in Igiene e medicina preventiva nel 2004 quando era assessore regionale e deputato

Quindi secondo il referente medico del Poliambulatorio dell’isola, Francesco Cascio, i 134 migranti da 15 giorni a bordo della Open Arms “stavano bene”. Per l’igienista solo uno dei migranti presentava un’otite mentre negli altri non sarebbero state riscontrate patologie di rilievo “Tra le persone che hanno fatto sbarcare per ragioni mediche non abbiamo riscontrato casi di scabbia”, spiega Cascio intervistato da Tpi. Il paziente più grave medicato dal poliambulatorio di Lampedusa, prosegue il medico, “è un migrante con un’otite media. Nessun timpano perforato. Abbiamo dato una terapia ed è stato trasferito con gli altri all’hotspot dell’isola”. Quanto alle ferite da arma da fuoco “erano già cicatrizzate, a bordo, magari, viste le condizioni igienico-sanitarie, c’era il rischio che si infettassero”.

Ma non sono solo problemi psicologici: secondo i medici dello staff Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta ) saliti a bordo, ci sono tra i migranti a bordo almeno 20 casi di scabbia, e diversi casi di cistite emorragica, problemi resi più gravi dalla scarsità’ di antibiotici a bordo.

Cascio adesso sarà ascoltato dalla Polizia su richiesta della Procura di Agrigento “Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari. Non so cosa sia successo – ribadisce Cascio all’Ansa – se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte nella relazione dal Cisom (non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loro condizioni erano buone, tranne un caso di otite facilmente curabile. La Procura mi vuole sentire? Bene. Sono abituato a esser interrogato e non sarebbe certo la prima volta.  Quando mi chiameranno risponderò. Queste polemiche sui referti medici delle persone visitate fanno semplicemente vomitare. Non riesco a capire come nasce. La mia unica colpa quale sarebbe? Quella di avere fatto politica? Io ormai sono fuori dalla politica e faccio il medico. Poi se vogliono dire che sono stato cuffariano facciano pure, non mi importa. Ma i fatti sono quelli. Ho avuto di peggio nella mia vita”.

Cascio adesso sarà ascoltato dalla Polizia su richiesta della Procura di Agrigento “Mi fido dei miei medici, i referti sono chiari. Non so cosa sia successo – ribadisce Cascio all’Ansa – se a bordo di Open Arms ci sono naufraghi con le patologie descritte nella relazione dal Cisom (Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta ) non sono gli stessi che sono stati fatti sbarcare, perché le loro condizioni erano buone, tranne un caso di otite facilmente curabile. La Procura mi vuole sentire? Bene. Sono abituato a esser interrogato e non sarebbe certo la prima volta.  Quando mi chiameranno risponderò. Queste polemiche sui referti medici delle persone visitate fanno semplicemente vomitare. Non riesco a capire come nasce. La mia unica colpa quale sarebbe? Quella di avere fatto politica? Io ormai sono fuori dalla politica e faccio il medico. Poi se vogliono dire che sono stato cuffariano facciano pure, non mi importa. Ma i fatti sono quelli. Ho avuto di peggio nella mia vita”.

Francesco Cascio è soprattutto noto più per la sua carriera politica. Figlio di un noto medico di Palermo, fa in tempo ad essere assunto nell’azienda sanitaria dopo una selezione pubblica nel dicembre del 1993, prima di spiccare il volo in politica: eletto deputato nazionale nell’allora fortissima Forza Italia del primo Berlusconi, dal 15 aprile del 1994 al 2016 Francesco Cascio è stato sempre deputato, prima a Roma (fino al 2001) e  poi all’Assemblea regionale siciliana. Assessore regionale durante i governi Cuffaro, presidente dell’Ars durante il governo Lombardo, poi deputato “semplice” durante gli anni dei governi Crocetta, Cascio, detto anche “mister 20 mila voti”, nel 2014 lascia Forza Italia per seguire l’avventura di Angelino Alfano in Ncd, partito del quale è coordinatore regionale. Grande avversario di Gianfranco Micciché, i due hanno ricucito dopo la fine dell’esperienza politica di Ncd e di Alfano, così alle ultime Poltiche Cascio è stato candidato in un collegio uninominale per Forza Italia: ma è stato sconfitto dal 5 stelle Aldo Penna.

Nel frattempo il Premier Giuseppe Conte ha scritto per la seconda volta in pochi giorni a Matteo Salvini per chiedergli di lasciar scendere i minori da 16 giorni bloccati a bordo della Open Arms e il Ministro dell’Interno ha acconsentito, ma specificando è una “Tua esclusiva determinazione”. Prima che andasse in scena un altro scontro politico sulla nave della ong spagnola ferma da Ferragosto davanti a Lampedusa in attesa dell’autorizzazione all’attracco, in mattinata personale dello SCO (Servizio centrale operativo) della Polizia di Stato si è recato al Viminale per acquisire documenti su delega della Procura di Agrigento che ha aperto due fascicoli sul caso. L’acquisizione, fanno sapere fonti qualificate, non è ancora ultimata.

Nel pomeriggio di ieri frattanto, 27 minori non accompagnati sono stati trasbordati su due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza e portati a terra. In serata il capo del Viminale è tornato sulla vicenda con un tweet: “Mi riferiscono da Lampedusa che dei 27 immigrati per i quali è stato ordinato lo sbarco in quanto minorenni, già 8 si sono dichiarati maggiorenni! Vedremo gli altri… Dopo i ‘malati immaginari’, ecco i ‘minorenni immaginari’! Mentre altri cedono, io non cambio idea”, ha scritto Salvini.

Intanto la Procura di Agrigento ha aperto un’inchiesta per sequestro di persona in merito al caso Open Arms. Fonti dell’ufficio diretto dai Pm Luigi Patronaggio e Salvatore Vella confermano che l’apertura di un fascicolo, al momento a carico di ignoti, è la conseguenza di due esposti presentati da parte dei legali della Ong e dei giuristi democratici. Lo stallo prosegue. L’imbarcazione si trova a un chilometro dalla costa di Lampedusa. Dal Viminale trapela che nessun Paese europeo ha avanzato passi formali in direzione per accogliere parte dei migranti a bordo della Open Arms.

Contemporaneamente all’orizzonte si scorge un’analoga situazione della Open Arms, costituita dalla Ocean Viking la nave di Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, che in questo momento è tra Malta e Lampedusa con a bordo 356 migranti soccorsi a poche miglia dalla Libia. Tra loro anche 103 bambini, solo 11 dei quali accompagnati da un genitore o parente “Questi bambini, molti dei quali sono fuggiti da violenze, conflitti e atrocità impensabili hanno diritto di essere salvati e protetti”, ha detto Afshan Khan, direttore Regionale Unicef per l’Europa e l’Asia Centrale.

Nell’immagine di copertina a sinistra la Open Arms e a destra la Ocean Viking.

Adduso Sebastiano

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