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EUROPEE – Il buio prima della tempesta: nulla sarà più come prima (o sarà troppo “come prima”)

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EUROPEE – I sovranisti vincono anche in Gran Bretagna e Ungheria, ma Fpoe e Pvv arretrano in Austria e Olanda. In Svezia, Spagna e Portogallo vincono i socialisti. In Germania Afd è solo il quarto partito, dopo Merkel, Verdi e Spd. Complessivamente, nonostante l’ampio contributo italiano, i deputati nazionalisti e antieuropeisti saranno meno di duecento su 751 e così almeno l’Europa è salva ma ….. si salverà anche l’Italia?

Questi i dati e questa la domanda che aleggia nell’aria e si ritrova anche nelle Prime Pagine di tutti i quotidiani nazionali che, volendo guardare solo alle grandi testate, titolano:

  • Il Corriere della Sera è pragmatico: “La Lega vola, il Pd supera il M5S”
  • La Repubblica è lapidaria e titola: “Ombre nere”
  • La Stampa: “Ribaltone: Lega boom, crollo 5Stelle”
  • Il Fatto Quotidiano prova ad analizzare: “Comanda Salvini. Crollo 5 Stelle col soprasso del Pd”
  • Il Giornale va giù duro e secco: “Governo addio”
  • Libero, al solito, prova a farsi “la scarpetta” e titola: “Lega primo partito d’Italia” “Salvini sfonda, Di Maio affonda”.
  • La Verità: “Lega primo partito, ecco cosa cambia”
  • Il Tempo: “Trionfa Salvini e con lui la Meloni”
  • Il Messaggero: “Governo appeso al voto europeo”
  • Il Mattino: “Trionfo Lega, il Pd sorpassa il M5S”
  • Il manifesto la mette sul mistico e, su un Matteo Salvini a mani giunte, titola: “Amen” puntando così su una fotografia che, comunque, campeggia anche su tutti gli altri quotidiani.
  • Il Foglio: “Bacioni ai barbari europei”

EUROPEE - Prime Pagine 270519

Riportandoci alle cifre e stando agli ultimissimi dati diffusi che ormai, sia pur non ancora definitivi tali possono considerarsi, ci danno un quadro all’interno del quale si può annotare che l’Europa perde di fatto la sua vecchia maggioranza data dall’asse Ppe-Socialdemocratici con i Verdi che “volano” ed anche i Liberali che crescono mentre la discesa dei socialisti è frenata solo dal voto spagnolo al Psoe.

Così in e per l’Europa. Ma in Italia?

In Italia, indubitabilmente, vincono le destre come anche in Francia e Ungheria e ci danno:

  • un Salvini che svetta sopra al 34% (sempre secondo gli ultimi dati),
  • Forza Italia scende sotto il 10 per cento,
  • i 5Stelle crollano al 18 a vantaggio del Pd,
  • il PD che sale al 22.

Questi i dati ad ora che, ripetiamo, sono ancora parziali ma ormai la tendenza è in qualche misura segnata per cui, in sintesi finale, si può annotare, come sintetizza Massimo Franco nel suo editoriale sul Corriere, che queste europee ci consegnano:

“un’Italia più salviniana e meno grillina; ma forse meno populista e sovranista del previsto, nonostante il grande successo della Lega. E una maggioranza che, con i rapporti di forza invertiti, si profila più fragile. Con lo spoglio quasi terminato non è chiaro se le due formazioni dell’esecutivo raggiungeranno insieme più del 50 per cento”.

E questo è ad ora! L’indirizzo è chiaro, se poi porterà ad un cambio di marcia e ad un prevalere di SI sui NO e quindi ad un riequilibrio dei rapporti di forza dentro al governo è ancora tutto da vedere per cui una sola cosa è certa: siamo nella perfetta condizione del “buio prima della tempesta” perché, probabilmente, in un verso o nell’altro, una tempesta ci sarà.

Si vedrà!

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