Esplosione autocisterna a Bologna, poliziotto eroe ferma il traffico evitando altre vittime poco prima della seconda esplosione, ma resta ferito
Ogni tragedia ha il suo eroe. In quella di Bologna, dove un’autocisterna è esplosa sul raccordo, l’uomo giusto al momento giusto è stato Riccardo Muci: l’agente del commissariato Santa Viola di Bologna è stato uno dei primi a intervenire sul posto. Al momento della prima esplosione l’agente si trovava sotto il ponte dell’autostrada: mettendo a repentaglio la propria incolumità è sceso dalla volante per allontanare gli altri automobilisti e bloccare il traffico. In questo modo ha salvato delle vite, mettendo al riparo tutti prima che il gas contenuto nell’autocisterna esplodesse.
Ma il poliziotto non ha potuto mettersi completamente al riparo dalla seconda esplosione ed è rimasto seriamente ferito : ustioni di secondo grado; il calore che lo ha investito sarebbe stato così forte da sciogliere la maglietta ignifuga che indossava, che si sarebbe fusa con la sua pelle.
Ora il “poliziotto eroe”, come lo hanno ribattezzato gli utenti sui social network, è ricoverato nel reparto grandi ustionati dell’ospedale Bufalini di Cesena. Le sue condizioni sono stabili e non destano preoccupazioni. E per ringraziarlo del grande coraggio dimostrato si è recato da lui anche il premier Giuseppe Conte.
Visita cui ha fatto seguito quella all’ospedale di Bologna, dove sono ricoverati gli altri feriti, circa 100, tra i quali anche 11 carabinieri. Anche loro si sono precipitati in strada, in borghese, e armati solo di palette hanno bloccato il traffico vicino al ponte, lo stesso che poi è crollato.
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