Abbiamo avuto il piacere di ascoltare in collegamento telefonico Giuseppe Rizza, ex terzino della Juve Stabia nelle stagioni 2007-2008 e 2011, intervenuto al Pungiglione Stabiese e ricordato tutt’ora per la sua grinta ed il suo attaccamento alla maglia stabiese.
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Ecco le sue parole:
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Innanzitutto un giudizio sul campionato della Juve Stabia: Sto seguendo la Lega Pro con interesse e, soprattutto la Juve Stabia. Mi sembra di capire che questo non è un momento facile per la piazza, che ha perso entusiasmo alla luce dei risultati al di sotto delle aspettative della squadra. Sono convinto che a Castellammare ci sia un fattore che tante piazze non hanno: dei tifosi eccezionali; quindi stando tutti uniti, tifosi e squadra, sono certo che la Juve Stabia potrà superare questo momento difficile.
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Sulla stagione non positiva della squadra stanno incidendo gli infortuni: Certo, questo è un fattore da non sottovalutare. Purtroppo di infortuni ne so qualcosa e vi assicuro che è davvero penalizzante per una squadra non poter schierare gli uomini migliori o dover costringere altri elementi agli straordinari a causa dei tanti infortuni. Questo non deve essere un alibi ma, sicuramente, una considerazione da tenere a mente quando si giudicano i risultati.
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Poi un giudizio su Sergio Contessa che ricopre il tuo stesso ruolo in campo: Sto seguendo Contessa, che sta dimostrando tutto il suo valore. Proprio come accadde a me, anche lui è stato trasformato da terzino sinistro ad esterno alto. Io, addirittura, a Castellammare arrivai come terzino nel 5-3-2 e poi fui impostato ala offensiva in un 4-3-3, con ottimi risultati. Se un giocatore è intelligente tatticamente ed è bravo a recepire i cambiamenti del ruolo, la posizione da esterno alto è quella che, a mio avviso, può dare maggiori soddisfazioni perchè permette di partecipare in modo più attivo alle azioni della squadra. A Castellammare ho vissuto davvero emozioni indescrivibili: ricordo con piacere la salvezza quasi miracolosa della mia prima stagione e la promozione in serie B del 2011, quando purtroppo, fui costretto ad assistere da infortunato all’impresa dei miei compagni.
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Una particolarità della tua carriera è quella che ti vede sempre ben voluto sia a Castellammare che a Nocera: Sì è vero! Sono arrivato a Castellammare da ragazzo, a 19 anni, mentre a Nocera quando già avevo anni importanti alle spalle. All’inizio l’arrivo a Nocera non è stato facile perchè nei miei confronti c’era scetticismo sia da parte dei tifosi nocerini, per i miei trascorsi stabiesi, che da parte degli stabiesi, che non si aspettavano il mio passaggio in rossonero. Poi però entrambe le tifoserie hanno capito e visto che metto il cuore in campo, qualsiasi maglia io indossi ed il fatto di essere stato bene sia alla Juve Stabia che alla Nocerina non compromette l’affetto che nutro per entrambe le piazze e le tifoserie.
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Il punto sulla tua carriera: Negli ultimi tempi ho giocato prima a Noto, squadra della mia città che porto nel cuore, e poi a Gaeta, dove qualche noia fisica non mi ha permesso di dare il meglio. Ora sono tornato in Sicilia in cerca di una squadra che faccia al caso mio.
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Magari la Juve Stabia: Sarebbe veramente una gioia indescrivibile. Sono sincero: la scorsa estate c’è stato un avvicinamento con la società di Castellammare; ci ho sperato tanto ma poi la dirigenza ha fatto altre valutazioni, come è giusto che sia. Il sogno di tornare a vestire la casacca gialloblè c’è sempre e spero davvero che si possa realizzare in futuro. Quando c’è una passione come la mia per i colori stabiesi passa tutto in secondo piano, l’ingaggio, il contratto ecc; sarei pronto a firmare in bianco se arrivasse una chiamata da Castellammare. Spero di tornare quanto prima, magari non solo da tifoso..a presto e Forza Juve Stabia!
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Raffaele Izzo