Castellammare di Stabia, Silvana Somma è la candidata Pd al collegio uninominale alla Camera dei Deputati
Castellammare di Stabia, continua la campagna elettorale sul suolo stabiese. Come da prassi, i diversi candidati sono tutti molto impegnati nel portare avanti e comunicare, il proprio progetto, nei diversi territori. La Redazione di VIVICentro.it ha incontrato Silvana Somma, ex candidata Sindaco di Gragnano, e attuale candidata Pd al collegio uninominale per la Camera dei Deputati, la quale ci ha dedicato del tempo per rispondere ad alcune nostre domande in merito alle elezioni del 4 marzo.
Cosa l’ha spinta a candidarsi alle elezioni del 4 Marzo?
La voglia di rappresentare direttamente i territori che vivo quotidianamente e per cui mi batto da anni. Ad un certo punto ho pensato che fosse il momento giusto, un sogno da portare avanti per le enormi potenzialità e le notevoli risorse che questo territorio ha da offrire, da mettere “in tavola” in modo sincero ed appassionato.
Il programma politico del Pd parla di “piccoli cento passi per l’Italia”, di cosa si tratta?
Si tratta del fatto che, prima ancora di candidarsi, bisognerebbe guardarsi alle spalle per vedere quanta strada è stata fatta. Altri lanciano per aria le proposte più assurde, altri ancora raccontano di un reddito di cittadinanza che probabilmente faranno con i soldi del ‘Monopoli’. Il PD invece propone 100 piccoli passi in avanti, 100 piccole cose concrete e realizzabili, che si faranno, partendo dalle 100 cose che sono state fatte negli anni in cui il Pd ha governato.
Renzi in una sua dichiarazione ha affermato che il nemico numero uno della politica è l’incompetenza, facendo un chiaro riferimento a M5S, lei cosa ne pensa?
L’incompetenza è uno dei paradossi di questo periodo politico. La nuova legge elettorale però ci può facilitare ad arginarla: può consentire, infatti, agli elettori di scegliere direttamente la persona che li deve rappresentare e l’effetto di questa novità può portare delle sorprese.
Quali sono i punti cardine della sua campagna elettorale?
Più di punti cardine io parlerei di temi principali da approfondire allo scopo di poter determinare l’aumento di due fattori fondamentali per la crescita del territorio: lavoro e sviluppo. Per farlo, occorre effettuare scelte ragionate, mettendo al centro del processo di crescita economica e culturale 3 punti fondamentali: il lavoro, come fonte primaria di sviluppo; la Sanità, per raggiungere e migliorare le eccellenze del territorio; la Scuola, vero motore di sviluppo e inclusione.
Lei è una candidata Pd, proprio come l’ex Sindaco Pannullo, cosa pensa della questione della sfiducia datagli?
Penso che la conclusione anticipata di una esperienza amministrativa rappresenti sempre un fatto traumatico negativo per la città. I cittadini chiedono continuità amministrativa e buona amministrazione che in casi del genere vengono mortificati. Purtroppo a Castellammare si tratta di una condizione recidivante. I richiami al senso di responsabilità non sono più sufficienti, bisogna che partiti e politica non abbandonino la città. Nel ruolo che i cittadini vorranno eventualmente assegnarmi io ci sarò.
In merito a Castellammare di Stabia, quali sono le sue proposte per Fincantieri e per le Terme?
Vedere due eccellenze mortificate in questo modo, non può certo giovare all’immagine che Castellammare può offrire all’esterno. In questi giorni di contatti ed incontri sul territorio abbiamo avuto ed avremo ancora modo di approfondire le iniziative da mettere in campo per sostenere l’attività di un cantiere storico come quello di Castellammare di Stabia e studiare proposte e soluzioni concrete anche per restituire lo splendore alle Terme di Stabia. Lavoro e sviluppo sono due temi che tornano sempre: è da qui che bisogna ripartire per costruire basi solide per evitare nuove crisi.
In questo ultimo mese non si fa che parlare del sottopasso di Via Nocera, cosa pensa al riguardo?
Sulla linea ferroviaria non c’è bisogno di trasformazioni radicali ma di avere la capacità di attrarre investimenti ed intercettare fondi che sono in giacenza ad aspettarci. Più del sottopasso a me viene in mente il progetto della rete tramviaria da implementare alla tratta ferroviaria Napoli – Sorrento, aggiungendo una delle tratte storiche non solo per la nostra comunità, ma per l’Italia intera, la Gragnano – Castellammare – Torre Annunziata. Questa tratta ha una rilevanza storica, essendo parte della prima ferrovia italiana, inaugurata nel 1839, quando ancora l’Italia, intesa come stato unitario, ancora non esisteva. Oggi questa tratta è annoverata tra i cosiddetti ‘rami secchi’, destinati alla dismissione. Una ‘potatura’ che vogliamo assolutamente evitare, puntando a mettere in rete il nostro ricco patrimonio di risorse storiche ed ambientali esistenti, come la Valle dei Mulini e gli Scavi di Stabia. Un progetto a cura dell’ing. Mario D’Avino fermo dal 2002 ma che ho intenzione di sostenere e di promuovere.
In un contesto in cui i cittadini italiani sembrano essere scontenti del Pd, e nello specifico, per la situazione stabiese, per cui sembrerebbe valga lo stesso, perché pensa di poter essere la persona giusta per queste elezioni?
Perché dopo anni i cittadini avranno di fronte un’espressione diretta dei territori in cui vive, senza imposizioni dall’alto. Ed anche perché in questi giorni in cui mi sono confrontata con loro, hanno avuto modo di capire che non mi ritrovo con chi cavalca paure e insicurezze, con chi alimenta conflitti e soffia sul fuoco delle tensioni. Alla protesta preferisco la strada più lunga e faticosa che muove dai bisogni dei cittadini per affermare proposte e soluzioni concrete. Il mio lavoro mi ha insegnato a fare così. Mi ha insegnato che non esistono scorciatoie se vuoi raggiungere un traguardo importante. Ecco perché ho deciso di continuare ad inseguire il sogno di contribuire a costruire un’Italia migliore, a partire dal mio piccolo quotidiano e dalla nostra comunità.
Lei è una dei pochi candidati ad aver fatto una campagna elettorale realmente incentrata sul territorio. Che tipo di esperienza è stata?
Un’avventura che mi sta donando enormi gratificazioni. L’appoggio di chi si è confrontato con me, il loro consenso, la loro curiosità, sono stati il vero motore di questo meraviglioso sogno. Ascoltare i territori e camminando in mezzo alla gente, esattamente come non fanno gli altri candidati, mi ha fato capire che sono orgogliosa della mia storia. Una storia che ho intenzione di portare avanti, sperando di poter contribuire a migliorare questo paese.
a cura di Vincenza Lourdes Varone
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