Castellammare di Stabia, questa mattina presso il Vesuvian Institute, nella città delle acque, si è tenuta la mostra e la successiva premiazione, di tutte le opere delle scuole partecipanti al progetto “Riciclo e Riuso”, il cui promotore è il Rotary Club-Distretto 2100
Castellammare di Stabia, questa mattina presso il Vesuvian Institute si è tenuta la mostra di tutte le opere partecipanti al progetto “Riciclo e Riuso”, il cui promotore è il Rotary Club-Distretto 2100. Si tratta di un progetto il cui scopo è quello di creare delle opere attraverso materiali di scarto, che così vengono riciclati e riusati per poter diventare altro, anche e soprattutto oggetti di uso quotidiano.
I Rotary Club promotori del progetto, nello specifico sono: Torre del Greco-Comuni Vesuviani, Castellammare di Stabia, Nocera Apudmontem, Nocera Inferiore-Sarno, Nola-Pomigliano d’Arco, Pompei, Pompei- Villa dei Misteri, Ottaviano, Scafati-Angri-Reavalle Centenario, Sorrento. Mentre le scuola partecipanti sono state: SM Aldo Moro di Casalnuovo, SM Omodeo Beethoven di Scisciano, SM Tommaso Anardi di Scafati, SM Giovanni Pascoli di Torre Annunziata, IC Giovanni Paolo II-Anna Frank di San Marzano sul Sarno, IC G.B. Angioletti di Torre del Greco, IC Gragnano 3 Staglie- Parco Imperiale, IC 2 Panzini di Castellammare di Stabia ed in finite l’IC Monsignor P.Guerriero di Avella.
La Redazione di ViViCentro. it è stata presente alla manifestazione e ha avuto la possibilità di parlare con i giudici del concorso: si tratta di Saverio Voltarelli del Rotary San Marco Argentano Valle dell’Esaro, Centenario, Francesco Dente del Rotary Club Salerno Duomo e Michele De Angelis, artista locale.
A parlare per primo è Michele De Angelis, il quale esprime la sua contentezza per aver partecipato come giudice a questo concorso, rimanendo piacevolmente colpito dalla creatività dei ragazzi, essendo lui stesso un creativo. Lo segue a ruota Francesco Dente, il quale dichiara: “Sono felice di aver partecipato, non perchè giudice ma perchè ero curioso di vedere cosa ci aspettasse. Ho visto dei lavori ben fatti e coordinati molto bene, è stato infatti difficile la decisione, ma purtroppo andava fatta.”
Il criterio in base al quale avete fatto questa scelta e soprattutto cosa avete provato nel momento in cui avete visto i lavori dei ragazzi, come venivano spiegati da loro e anche l’approccio del bambino, al tema della sostenibilità, che è un tema fortemente importante, ricordando l’UE e l’Agenda 2030, concentrandosi particolarmente sull’obiettivo 11, che riguarda proprio la sostenibilità?
A rispondere è Saverio Voltarelli: “Tutto vero quello che ha detto, non solo le grandi istituzioni hanno a cuore il tema dell’ambiente ma anche i grandi network, ricordiamo che si è conclusa la settimana della terra, patrocinata dal National Geographic e da Sky, la capacità di questi enti e organizzazioni di promuovere il tema dell’ambiente è una delle principali risorse attuali. Questi progetti fatti dal Rotary, servono a sollecitare su questo tema: oggi 250 Kg al sec di plastica finisce in mare, finiremo per avere più plastica che pesci nei nostri oceani e non si può più aspettare, pressando sulle nuove generazioni. Ho colto in questi ragazzi l’entusiasmo di lavorare per il proprio ambiente, costruire un nuovo futuro che ci da grande speranza.”
Michele De Angelis, lei è un creativo, c’è creatività nelle opere di questi ragazzi?
Certo, anzi mi sono meravigliato di quanta creatività abbiano messo in campo. Da artista ho preso appunti perchè stimolato dai loro lavori. Davvero complimenti a tutti loro. Con il riciclo si possono creare opere d’arte, ogni oggetto ha un’anima e tutto va destinato ad un altro uso, non va certo cestinato.
La scelta del vincitore è stata difficilissima, ma su cosa si è basata la vostra scelta, su quali criteri?
A rispondere è Francesco Dente: “Questo progetto fa riferimento ad un riciclo creativo in cui tutto ritorna utile, quindi riciclo e riuso, Quindi si ricicla e si riusa un qualcosa il cui riciclo può essere utile per l’ambiente, mentre l’uso per noi stessi, ed immesso sul mercato. E’ stato difficile perchè in ogni progetto c’è stato un riciclo ed un riuso vero e proprio.” Continua Saverio Voltarelli “C’era anche un valore aggiunto, la capacità del progetto di comunicare il riciclo, quindi colpire l’immaginario collettivo sul tema del riciclo. Questo è stato quello che ci ha spinto a scegliere una scuola invece che un’altra. La capacità di un progetto di avere una sua funzione, che può essere quella dell’oggetto che ritorna ad essere tale o ha una forma nuova, in questo caso comunica, trasmette agli altri quanto il riciclo possa essere positivo. Quindi questa idea, futuribilità dell’idea c’è sembrata determinante per scegliere una scuola invece che un’altra.”
Video a cura di Antonio Gargiulo
a
cura di Vincenza Lourdes Varone
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