Castellammare di Stabia, questa mattina presso il Vesuvian Institute, nella città delle acque, si è tenuta la mostra e la successiva premiazione, di tutte le opere delle scuole partecipanti al progetto “Riciclo e Riuso”, il cui promotore è il Rotary International – Distretto 2100 ITALIA
Castellammare di Stabia, questa mattina presso il Vesuvian Institute si è tenuta la mostra di tutte le opere partecipanti al progetto “Riciclo e Riuso”, il cui promotore è il Rotary International – Distretto 2100 ITALIA. Si tratta di un progetto il cui scopo è quello di creare delle opere attraverso materiali di scarto, che così vengono riciclati e riusati per poter diventare altro, anche e soprattutto oggetti di uso quotidiano.
I Rotary Club promotori del progetto, nello specifico sono: Torre del Greco-Comuni Vesuviani, Castellammare di Stabia, Nocera Apudmontem, Nocera Inferiore-Sarno, Nola-Pomigliano d’Arco, Pompei, Pompei- Villa dei Misteri, Ottaviano, Scafati-Angri-Reavalle Centenario, Sorrento. Mentre le scuola partecipanti sono state: SM Aldo Moro di Casalnuovo, SM Omodeo Beethoven di Scisciano, SM Tommaso Anardi di Scafati, SM Giovanni Pascoli di Torre Annunziata, IC Giovanni Paolo II-Anna Frank di San Marzano sul Sarno, IC G.B. Angioletti di Torre del Greco, IC Gragnano 3 Staglie- Parco Imperiale, IC 2 Panzini di Castellammare di Stabia ed in finite l’IC Monsignor P.Guerriero di Avella.
La Redazione di ViViCentro. it è stata presente alla manifestazione e ha avuto la possibilità di parlare con la Dott.ssa Carla Aramo del Rotary Club Scafati-Anfri Realvalle e responsabile del progetto.
Un grande successo oggi alla II edizione del concorso Riciclo e Riuso. Si aspettava questo grande coinvolgimento da parte dei ragazzi?
Allora sicuramente non di questo tipo: ci è stata una partecipazione esplosiva, i ragazzi hanno recepito il senso del progetto, realizzando le opere e divertendosi, ma hanno capito anche in che modo si può sostenere la terra e l’ambiente. Noi abbiamo scelto di fare questa manifestazione il 20 aprile, proprio per richiamare anche la giornata della terra che sarà domenica, proprio per dire a loro di cosa ha bisogno la terra per essere sostenuta, e cosa si può fare e come possono essere coinvolti in questo percorso: preservare e cercare di avere un coinvolgimento personale penso sia il messaggio più importante di tutto il progetto.
Possiamo dunque dire che c’è stata effettivamente un interiorizzazione da parte dei ragazzi, di quello che è il significato del concetto di sostenibilità?
Sicuramente quest’anno più dell’anno scorso, forse perchè era il primo anno e noi in primis non abbiamo dato abbastanza indicazioni per far svolgere al meglio le attività. Quest’anno essendo la seconda edizione siamo stati noi prima più preparati e abbiamo potuto sostenerli meglio. I lavori emersi sono stati di grande spessore artistico, ma importanti sono stati anche gli aspetti del recupero e riuso, infatti la commissione ha privilegiato questo aspetto. Questo progetto è nato dalla costola del progetto del fiume Sarno, i club che sono coinvolti, in primis Scafati che nasce proprio sul Sarno e da lì il nome di Piccola Venezia, hanno molto a cuore questa problematica; quindi tutti i club hanno partecipato anche ad un altro progetto, riguardante proprio la problematica del fiume Sarno, del 30 maggio a Scafati, coinvolgendo le medie superiori.
Intervista di Vincenza Lourdes Varone, riprese di Antonio Gargiulo
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