Castellammare di Stabia, Sara De Carlo, candidata alla Camera dei Deputati con Potere al Popolo alle scorse elezioni politiche, commenta l’esito delle elezioni del 4 marzo
Castellammare di Stabia, forte fermento nella città delle acque che, dopo le elezioni politiche del 4 marzo, deve fare i conti con le amministrative, rese necessarie dalla sfiducia data all’ex Sindaco Antonio Pannullo, dopo solo un anno e mezzo di mandato. Le varie personalità politiche, tirano le somme dopo le elezioni, tra cui la Professoressa e candidata con Poter al Popolo, Sara De Carlo, la quale ha fornito alla Redazione di VIVICentro.it, la sua personale opinione riguardo l’esito delle elezioni politiche. Secondo quanto rilasciato dalla De Carlo:“E’ chiaro che per quelle che sono le nostre posizioni il risultato generale è sconfortante ma, del resto, era prevedibile. Una campagna elettorale che ha cavalcato l’onda della paura, della diffidenza, che ha inseguito il paradigma securitario e l’idea di governabilità non poteva che far riscuotere consenso a forze come il M5S e la Lega, che queste parole d’ordine – seppure da prospettive differenti – hanno fatto proprie. Avevamo messo in guardia dall’affidare un peso eccessivo alla presenza delle componenti neofasciste (che pure però non andavano, sia chiaro, prese sotto gamba); pensavamo che la narrazione degli opposti estremismi fosse semplicemente funzionale alle forze dominanti. Eravamo convinti inoltre che avremmo assistito a una disgregazione del Pd e una non avanzata di quello che per noi non era che una riproduzione mascherata di questo, e cioè di LeU. E in effetti questa tornata ci ha dato ragione: la sedicente sinistra, che negli ultimi anni ha attuato politiche di destra come il Jobs Act e la riforma Fornero, non assurge più alla sua funzione e dunque smette di aggregare. Proprio per questo eravamo e siamo convinti che il progetto di Potere al Popolo ha ragione di esistere: ricompattare un orizzonte di partecipazione a sinistra, proporre una visione e una narrazione del mondo diversa rispetto a quella dominante, è un’urgenza che per noi va molto al di là della prospettiva elettorale. Ad ogni modo, nonostante il fatto che non siamo riusciti a superare il quorum, i 373.722 voti conquistati alle elezioni politiche in una tornata elettorale difficilissima non possono che essere valutati positivamente, tenendo anche conto che il nostro percorso si faceva largo solo tre mesi prima delle elezioni, pur ricucendo una storia lontana fatta di lotte, pratiche sociali sparse sui territori, mutualismo…e tenendo anche conto delle difficoltà che abbiamo avuto nell’arrivare a parlare e presentare le nostre idee attraverso i media.”
Sara è di Castellammare di Stabia, e anche se svolge il suo lavoro a Napoli, non poteva non pronunciarsi riguardo le future elezioni amministrative, che si terranno in città a maggio: “Ora occorre continuare a lavorare e espandere le nostre pratiche e arrivare dove finora non siamo riusciti ad arrivare, occorre radicarsi sui territori in cui il nostro percorso è solo a un punto di partenza. È il caso ad esempio di Castellammare, qui partivamo praticamente da zero, la mia candidatura è stata testimoniale: ho accettato di candidarmi anche se sono anni che vivo, lavoro e svolgo la mia attività politica a Napoli. Però ho un legame profondo con Stabia, che è il luogo dove sono nata e cresciuta; pensavo che riportando qui la mia voce, a partire dalla descrizione del modello napoletano che nell’ex Opg Je so’ pazz stiamo mettendo in campo da anni e del programma di Potere al popolo, ci fosse la possibilità di riattivare una partecipazione dal basso. In effetti così è stato, sta nascendo un piccolo gruppo che sta ragionando su quali prassi politiche inseguire nella nostra città. Pensiamo che i processi di radicamento però siano lenti, abbiano bisogno di tempo ed è questa la ragione per cui non stiamo pensando assolutamente a una candidatura alle prossime comunali. Non avrebbe senso, si tratterebbe di un contenitore ancora vuoto in parte. Ovviamente ci assumeremo il compito di fare ‘controllo popolare’ sulle scelte e le politiche della nuova giunta che si insedierà”.
a cura di Vincenza Lourdes Varone
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