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Castellammare di Stabia

ESCLUSIVA – Castellammare, de Angelis: “Io sono una persona perbene, seria e con la forte volontà di cambiare questa città”

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Castellammare di Stabia, il candidato Sindaco per il Pd, alle vicine elezioni amministrative del 10 giugno, è Massimo de Angelis

Castellammare di Stabia, domenica 10 giugno la città delle acque, si troverà a dover riaffrontare le elezioni amministrative, rese necessarie dalla sfiducia data alla vecchia amministrazione Pannullo, targata Pd. Ed è proprio in questo clima di sconforto e delusione generale, che il Pd ci riprova, facendo scendere in campo un volto nuovo al partito, Massimo de Angelis. La Redazione di ViViCentro.it ha avuto la possibilità di fargli alcune domande.

Perché ha deciso di candidarsi a Sindaco di Castellammare?

Vede, ad un certo punto mi sono guardato attorno ed ho visto una città, la mia città, in rotta di collisione; e non lo dico da politico – perché non lo sono- ma da cittadino. Per noi cittadini niente funziona: mancano i servizi più essenziali, quelli che ci sono risultano carenti ed inefficaci, manca una leadership capace di riorganizzare le forze produttive della città, per anni è stata assolutamente assente una progettualità seria che considerasse di sfruttare al massimo le risorse che la natura e la storia ci hanno offerto, il disinteresse e la passività delle istituzioni hanno condotto alla perdita del senso etico e di comunità, perdita che si traduce nella diffusione di fenomeni allarmanti , si pensi alle baby gang in Villa Comunale o ancora ai tragici fatti di abusi e violenza di cui abbiamo sentito parlare in questi giorni. Questa non può essere la nostra città e soprattutto io mi rifiuto di credere che per Castellammare non ci sia più nulla da fare.  Ho scelto di candidarmi  perché credo nell’ottimismo della volontà, sono convinto che se uniamo le migliori energie, i talenti, la gente perbene, insieme possiamo rendere Castellammare una città migliore, più vivibile, più sicura e più ricca, dove la gente è più felice.

Lei è stato al centro di un “inciucio” nella coalizione di centrodestra, sulla scelta del candidato Sindaco. Poi il cambio al Pd. Come lo spiega questo?  

Nessun inciucio, come ho detto sin dal primo momento il mio intento- ed il mio invito alla varie forze politiche-  è stato quello di fare tutti un passo indietro ad una situazione drammatica.  “Abbassiamo le bandiere ed alziamo il gonfalone” è stato il mio invito e sono state parole che volevano significare esattamente questo: le appartenenze politiche, le ideologie, gli schieramenti non hanno ragione di esistere difronte ai problemi di questa città. Al mio fianco ci sono le persone che hanno le idee e le capacità e la voglia di risolvere i problemi.  Io ho una storia politica e non la rinnego, ma è anche vero che quando schieramenti politici che non mi appartenevano mi hanno chiesto una mano per il bene di questa città, non mi sono tirato indietro e non  mi tiro indietro nemmeno adesso. Per tutta la campagna elettorale  molti hanno cercato di definirmi,  giornalisti e non erano più interessati a stabilire quale fosse il mio schieramento che a valutare il mio programma.  A tutti questi  e a chi ancora se lo sta chiedendo rispondo una volta per tutte: se proprio dovete collocarmi da una parte, sappiate che io sono sempre e solo dalla parte della città.

Lei ha parlato di 11 mosse fattibili in 100 giorni, di cosa si tratta?

Chiunque faccia campagna elettorale, a qualsiasi livello è accusato fare promesse vane: io mettendo per iscritto le mie promesse ho compiuto un atto simbolico per trasformarle in impegni.  Le 11 mosse di cui ho parlato e che siete stati così gentili da pubblicare sul vostro Vivicentro.it, sono un sunto del mio programma e degli ambiti in cui intendo intervenire: politiche sociali, politiche giovanili, decoro urbano e soprattutto turismo e lavoro. Se Castellammare riesce a diventare una città, più sicura, più vivibile e più efficiente, può diventare una città turistica col conseguente aumento delle possibilità di lavoro che, stando alle mie analisi, possono arrivare a 4000.

Terme e Fincantieri, cosa si può fare di concreto per questi due colossi della realtà stabiese?

Castellammare deve riscoprirsi città completa. Il futuro è il turismo ma la cantieristica fa parte della nostra storia, oltre a dare da mangiare a centinai di famigli, quindi dobbiamo trovare il modo di far convivere e rilanciare questi settori.
Fincantieri può e deve rinascere in sei passi: innanzitutto il refitting dello scalo per prolungare la parte immersa e facilitare il varo di navi con dislocamento maggiore. In secondo luogo l’aumento della capacità di imbarco attraverso l’aggiunta di 2 nuove gru. Ancora, l’ampliamento delle zone scoperte e di quelle coperte per lo stoccaggio di materiale, attraverso anche il ripristino di aree dismesse. Infine, è necessario attrezzare la banchina per facilitare lo sbarco dei materiali e dei manufatti nonché potenziare i mezzi di sollevamento e creare un varco diretto su via Acton.
Per quanto riguarda le Terme  occorre fare una divisione tra Terme Antiche e Terme Nuove. Le Terme Antiche sono in uno stato che definirei quasi da “chiavi in mano” quindi è legittimo pensare ad una loro rimessa in funzione, a pieno regime, entro un anno. Per quanto invece riguarda il complesso del Solaro è una questione molto diversa e molto complicata, non fosse altro che per le condizioni in cui si trovano ( ed ovviamente non solo per questo). Qui con il concorso di capitali privati pensiamo di realizzare  una cittadella sanatoria, puntando sul settore della riabilitazione.

L’arenile, croce e delizia stabiese. È fattibile una riqualificazione o si deve optare per altro?

Riqualificazione, senza ombra di dubbio. Una città che vuole guardare al turismo deve per forza partire dalla gestione dell’arenile. Il nostro programma prevede il recupero della spiaggia: io immagino un arenile recuperato con baretti e solarium, immagino che sulla prima fascia della spiaggia possa sorgere una giardino mediterraneo, come progettato da Massimiliano Fuksas, immagino caffè letterari e attrezzature sportive.  Contemporaneamente ad arenile, lavoreremo anche alla riqualificazione dell’intera area a ridosso di corso Garibaldi.

Per quanto riguardo il sottopasso di via Nocera, come intenderà muoversi al riguardo?

Non sono assolutamente d’accordo. E chi lo è mi deve spiegare che senso ha paralizzare un punto nevralgico della città e  penalizzare i commercianti per un opera che porterebbe benefici limitati.

Quando parliamo di Castellammare, purtroppo non possiamo non parlare di Camorra. Come ha intenzione di combatterla questa piaga?

Le parole d’ordine sono tre: trasparenza, controllo e cultura . La lotta con la camorra si vince in primo luogo tagliandole i fondi,  ostacolando in tutti i modi che guadagni un solo euro. Da un lato come amministrazione dobbiamo garantire la trasparenza di tutti gli appalti, che sappiamo essere un ambito ad elevato rischio di infiltrazioni ed è così dovunque in un territorio dove la camorra è tanto radicata; dall’altro è fondamentale un controllo capillare sul territorio che indebolisca fino a smantellare completamente le piazze di spaccio Infine dobbiamo agire in maniera seria sulle politiche sociali, giovanili  e scolastiche, affinché la camorra non possa trovare facile e giovane manovalanza nel disagio economico, sociale e culturale che purtroppo tanti giovani vivono

Perché lei dovrebbe essere la persona giusta per governare Castellammare?

Io sono una persona perbene, seria e con la forte volontà di cambiare questa città. Io sono un persona in grado di mettere in campo intelligenze, risorse, filiere e contatti che sono essenziali  per riaccendere i motori di una città ferma da troppo tempo. Gli altri possono dire lo stesso?

Un suo personale messaggio ai cittadini che andranno a votare il 10 giugno.

Innanzitutto mi auguro che a votare ci vadano tutti. Nelle ultime settimane ho parlato con tantissime persone ed ho purtroppo dovuto constatare una diffusa e profonda sfiducia nella politica e nelle istituzioni che rischia di portare ad un elevato tasso di astensionismo. Detto ciò invito chiunque a votare con coscienza, a leggere i programmi, a considerare la storia e l’onestà dei candidati.

a cura di Vincenza Lourdes Varone

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