Castellammare di Stabia, Vincenzo Cirillo è il candidato uninominale per Liberi e Uguali alle elezioni del Senato che si terranno il 4 marzo
Castellammare di Stabia, domenica 4 marzo si voterà per le elezioni politiche del 2018. I vari candidati dovranno ultimare la campagna elettorale entro venerdì e dovranno portare al termine tutti i loro impegni politici prima di domenica. La Redazione di VIVICentro.it ha incontrato Vincenzo Cirillo, candidato uninominale al Senato, con il partito Liberi e Uguali. Con un’esperienza di 20 anni alle spalle, Cirillo 43 anni, Presidente del Consiglio comunale di Trecase in carica, ha deciso di sfidare quelli che lui chiama i “Colossi” della politica, presentandosi come “Homo Novus”.
Quali sono le proposte politiche di Liberi e Uguali sul territorio campano?
Il progetto di Liberi e Uguali nasce per rispondere a milioni di cittadine e cittadini che non si sentono più rappresentativi. La lunga crisi ha accresciuto le diseguaglianze nel nostro territorio ed ha costretto alla chiusura tante aziende campane, per questo vogliamo riportare al centro della vita sociale: il lavoro, l’istruzione e l’ambiente. In merito a quest’ultimo punto, sto portando avanti delle campagne di sensibilizzazione; in realtà sono un precursore, ho lanciato il primo progetto di fitodepurazione degli scarichi reflui a Trecase, dove gli scarichi reflui delle case venivano depurati da piante attraverso questo processo di fitodepurazione e se ne ricavava acqua che era possibile usare per le irrigazioni. Al di là di questo, per tutti i terreni abbandonati che si trovano in Campania, sto cercando di recuperarli ad opera dei comuni per fare in modo che si attivino delle coltivazioni biologiche, e là dove i proprietari terrieri non li vogliono più coltivare, invece di tenerli abbandonati, noi li rimettiamo in funzione e li affidiamo attraverso i meccanismi degli orti urbani, a tutti coloro che se ne vogliono occupare. In questo modo produrremo cose che sono il fiore all’occhiello delle nostre zone.
Liberi e Uguali è molto criticato soprattutto dal Pd, cosa pensa al riguardo?
La polemica del Pd sul voto utile, usando le parole di Massimo Alema è meschina. Gli elettori di LeU non avrebbero mai votato quello che oggi è diventato il Pd, quindi la scelta di un partito di sinistro alternativo al Pd resta totalmente in campo, ed è l’unica opzione realmente presente nel paese per cambiare le leggi sbagliate degli ultimi governi.
In una sua dichiarazione, ha affermato che in anni di politica ha dovuto affrontare molti soprusi, a cosa si riferiva?
A 18 anni compiuti decido di candidarmi, chi mi aveva candidato, chi aveva insistito, lo aveva fatto solo a mero scopo di riempilista. Io mi sono candidato e ho pensato di non farmi l’elezione per fare un regalo a qualcuno, ma volevo andare contro i pregiudizi e ho fatto capire di avere le idee chiare su quello che volevo fare. In campagna elettorale, da 20 anni ad oggi, non ho mai promesso posti di lavoro, o altro in cambio, se non la mia competenza e il mio modo di lavorare e l’attenzione al territorio. La gente ha creduto in me, ha avuto modo di capire che io facevo sul serio, e da sempre sul territorio sono quello più votato. Sono stato sempre nelle file di sinistra, perchè vengo da una famiglia di quel tipo di estrazione, con principi cattolici saldi, in pratica quegli ibridi che si trovano sono dalle nostre parti, persone di sana e robusta costituzione morale e politica. Sono stato per 5 anni il segretario dell’Assessore Mario Casillo, sono stato nel Pd e nella Margherita, ma sempre e solo in questo ambito. Quando ho iniziato, mi sono stati affidati l’informa giovani, il turismo, le politiche comunitarie, il turismo, il parco nazionale del Vesuvio, quelle che venivano considerate banalità, delle deleghe che, secondo alcuni, non mi avrebbero fatto lavorare, e invece ho trasformato questi assessorati in assessorati vincenti. Ho fatto cose sul territorio, che dopo 20 anni sono ancora lì. Ho portato 10 milioni di euro nel giro di 5 anni nelle casse del Comune. Dopo tutto il mio lavoro, dopo aver fatto politica per passione, dopo 20 anni, dopo aver onorato i miei incarichi, in maniera egregia, sono stato rigettato dalla macchina politica, ma io non ho mai mollato e posso affermare di essere uno dei pochi politici sani.
Lei in campagna elettorale ha fatto dei riferimenti sul lavoro, istruzione e sanità, e di tutte le nuove proposte per Napoli e il mezzogiorno. Ce ne parli.
Le politiche sociali devono essere la priorità del nostro sistema pubblico. Dobbiamo estendere il reddito di inclusione in modo da renderlo uno strumento di contrasto alla povertà; la scuola deve essere ancorata ai principi costituzionali rendendola gratuita e riqualificando il “tempo scuola”, perchè a Napoli, l’abbandono scolastico colpisce un bambino su 5; si deve adottare un piano socio sanitario nazionale per la non autosufficienza in quanto tantissimi campani hanno smesso di curarsi e perchè spesso curarsi nel pubblico costa di più che nel privato, a causa della scusa delle liste d’attesa
In merito alla questione stabiese, come intende affrontare il caso Fincantieri e Terme?
Da anni il ricatto della precarietà ha eroso la qualità della vita dei lavoratori, anche della Fincantieri, portando i salari a livelli molto bassi. E’ necessario intervenire superando il Jobs Act e tornare a considerare il contratto a tempo indeterminato come la forma prevalente di assunzione. L’alta professionalità del lavoratori della Fincantieri deve essere supportata da nuove commesse, in primis dagli armatori napoletani; il ruolo del Governo è fondamentale per aiutare questo comparto. Le Terme devono tornare ad essere il fiore all’occhiello della città. Posso anticipare che insieme a mio cognato Enzo Miccio, maestro del wedding, abbiamo elaborato un progetto di riqualificazione nel Luxury, che riporti le terme ai livelli di altri centri benessere già affermati affinchè possano essere di richiamo per una clientela nazionale e internazionale. Il comune dovrebbe affidare le terme a grandi investitori, senza interessi a locali. Noi abbiamo la nostra proposta, puntando al luxury, senza ovviamente togliere posto a chi invece fa i trattamenti per curarsi, che sarebbero messi sempre e comunque al primo posto.
Ormai a Castellammare non si fa altro che parlare, giustamente, del Sottopasso di Via Nocera, cosa pensa al riguardo?
E’ un caso che inizialmente non avevo compreso, poi ho capito quale era la reale problematica. Il sottopasso è uno spreco di soldi della collettività di Castellammare di Stabia. E’ una cosa abominevole. Bloccare con una voragine e rovinare quel poco di economia che c’è e regge nella zona San Marco, lo trovo un grande spreco di soldi e un danno grave ai residenti della zona. Piuttosto di realizzare quest’opera sarebbe molto più utile ripristinare la fermata a Ponte Persica, oppure utilizzare quel denaro per l’apertura delle Terme.
Dalla sua campagna elettorale fatta sul territorio, che atteggiamento ha potuto notare da parte dei vari cittadini, di apertura o chiusura al mondo della politica?
I cittadini sono stanchi delle vane promesse. Il riscontro è stato positivo, vedono LeU come l’unico partito competente sul territorio. Molti miei concittadini e altri abitanti dei comuni vicini sono stati molto contenti della mia candidatura, questo mi rende orgoglioso perchè è la candidatura di una persona del loro territorio, che domani non fuggirà via e che sarà pronta nel rispondere alle loro istanze. Dopo aver incontrato le persone, chi mi ha incontrato è sempre felice di averlo fatto, ma purtroppo siamo sempre messi in posizione dove è matematicamente impossibile essere eletti perchè dovrei combattere contro il potere di partiti che a livello nazionale sono maggiormente riconosciuti. Il M5S è considerato da tutti l’onesta, per me è gente impreparata politicamente. Io spero che le persone non vedano il partito ma la persona, io sono in LeU, sono il candidato all’uninominale di un partito che in percentuale è più piccolo rispetto agli altri, e lotto come Davide contro Golia. Io sono la migliore espressione del territorio perchè sono effettivamente del territorio e non come alcuni candidati, miei competitor che non solo non sono del territorio, ma che in realtà sono stati calati nella realtà politica attuale, da un padrino politico che io mi pregio di non avere, o che avevo e che ora, per fortuna, non ho, perchè mi ero reso conto che non mi permetteva di poter fare politica a mio modo. Io sono una valida alternativa in campo.
a cura di Vincenza Lourdes Varone
RIPRODUZIONE RISERVATA
Lascia un commento