E
mergenza amianto a Napoli. In Via Grottole, nel quartiere di Pianura, c’è ancora lo scheletro di quello che sarebbe dovuto diventare il poliambulatorio dell’ ASL. Questo edificio abbandonato era stato utilizzato come discarica abusiva di materiali speciali, e tra questi c’è proprio l’amianto. “Abbiamo segnalato l’amianto nel settembre 2014 – racconta il presidente, Vincenzo Russo alla testata Napoli Today- Un anno dopo, alcuni tecnici della municipalità si sono recati sul posto e con un bobcat hanno spostato le lastre di eternit in un punto più interno del cantiere. La pala meccanica, però, ha frantumato le lastre e l’amianto frantumato diventa altamente tossico. A pochi metri di distanza c’è la scuola elementare”.
Le denunce dell’associazione non si fermano. “A seguito delle nostre segnalazioni – prosegue Russo – nel maggio 2016 l’Asl riconosce la pericolosità del cantiere. Ma l’unica contromisura che viene presa è di posizionare un telone sull’amianto, fermato con alcuni pneumatici. Dobbiamo aspettare dicembre 2016 perché su disposizione dell’Asl, la Municipalità Pianura-Soccavo deliberi lavori di bonifica, per una cifra di circa 480mila euro”.
Bisognerà attendere altri quattro mesi per la realizzazione della bonifica, ma anche questi lavori lasciano più di un dubbio. “La bonifica ha riguardato soltanto il cumulo esterno di rifiuti speciali. Ma, nonostante i quasi 500mila euro spesi, all’interno del cantiere ci sono ancora tonnellate di rifiuti, con lastre di eternit frantumato, che non sono state trattate. Come se non bastasse, l’area è facilmente accessibile, anche dai bambini, che oltre che venire a contatto con rifiuti speciali, potrebbero cadere in uno delle decine di strapiombi o pozzetti”.
Il movimento ambientalista ha chiesto l’intervento della Procura della Repubblica, ma la risposta delle istituzioni tarda ad arrivare. Nel frattempo, migliaia di cittadini, comprese le centiania di bambini dell’istituto scolastico di via Grottole, vivono a pochi metri con un potenziale disastro ambientale.
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