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er il nostro editoriale di oggi prendiamo in prestito una delle frasi più celebri del grande Muhammad Ali, forse lo sportivo più famoso di tutti i tempi. Il grandissimo pugile amava dire del proprio modo di muoversi sul ring, ed anche come mantra da ripetere a se stesso più volte, “vola come una farfalla, pungi come un’ape”. Ovviamente, da tifosi della Juve Stabia, non possiamo che discostarci in minima parte dalla frase di Ali, preferendo la vespa all’ape, ma la sostanza cambia poco.
La Juve Stabia che ha sbancato il “Ceravolo” di Catanzaro, e più in generale tutta la Juve Stabia targata Fontana, trova piena e totale identificazione nella massima resa famosa da Muhammad Ali. Sì, perché i gialloblù scendono in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario con la stessa convinzione e con la stessa voglia di vincere.
La leggerezza tipica della farfalla si vede nei tocchi di palla, nel gioco di prima e nelle idee con le quali la Juve Stabia arriva alla porta avversaria. Non sono solo la sapienza tattica di Capodaglio e l’irriverenza spensierata di Izzillo e Mastalli a far volare le Vespe. Le fasce laterali rappresentano il luogo dove le farfalle gialloblù prendono il volo. Gli esterno bassi, Cancellotti e Liviero/Liotti, più che terzini sono appunto laterali che partono più lontano, sempre pronti ad innescare il turbo per arrivare alla zona calda di campo.
Arrivare alla zona calda del campo, già, per unirsi alle vere “ali” della squadra: Sandomenico, Marotta, Kanoute e Lisi. A ben vedere, infatti, sono quasi sempre le giocate di uno degli esterni a far prendere il volo alla Juve Stabia: la classe cristallina di Marotta, il senso del gol di Sandomenico, la bruciante velocità di Kanoute e la straripante forza fisica di Lisi sono alla base delle fortune dei gialloblù. Nelle idee e nelle giocate dei laterali si vede quel volteggio tipico delle farfalle, che nell’area di rigore avversaria diventa volo “cattivo” e deciso di una vespa.
E’ nel momento della trasformazione da farfalla a vespa che si accende Spider Ripa. L’attaccante per il quale il volo sotto porta, lo scorso anno, sembrava ormai solo un ricordo, si è ripreso tutto ed è tornato ad essere il letale pungiglione con cui le Vespe pungono non appena l’avversario abbassa la guardia.
La cattiveria agonistica, la grinta, la fame, la voglia di gol di Ripa hanno forse pochi eguali, anche se si andassero a monitorare tutti i calciatori di tutti i gironi della Lega Pro. Pochi attaccanti aspettano la palla giusta, quasi fiutandola a distanza, per poi scaraventarla in porta come fa il numero 29 della Juve Stabia.
Proprio Ripa, rappresenta quindi il momento esatto in cui la farfalla gialloblù diventa una vespa letale, che sorprende gli avversari prima ancora che questi si accorgano della sua presenza.
Sicuramente questa visione dell’attuale momento della Juve Stabia è frutto della passione per i colori gialloblù che accompagna la nostra scrittura, ed è ancora molto presto per azzardare pronostici ma è innegabile che la svolazzante Juve Stabia di Fontana sia tra le realtà più belle e sorprendenti del campionato di Lega Pro.
Raffaele Izzo