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a Juve Stabia sbanca il Via Del Mare di Lecce, rendendosi protagonista di un’impresa mai riuscita a nessuno nel corso di questa stagione, ovvero uscire con in tasca i tre punti dallo stadio di Lecce. Solo una sconfitta, esterna a Catania, nel campionato degli uomini di Liverani prima della gara di ieri contro i ragazzi terribili di Caserta.
Proprio a Lecce è andata in scena una delle migliori prestazioni della Juve Stabia, che ha giocato con piglio autoritario e maturo. Le premesse della vigilia non erano certe positive, con tanti tifosi stabiesi a pronosticare una sonora sconfitta dei gialloblù, anche alla luce del passo falso interno contro il Bisceglie e del conseguente nervosismo di alcuni elementi.
La Juve Stabia, data per spacciata, ha invece risposto alla grande. In tal senso i gialloblù hanno abbandonato la propria natura di vespe per tramutarsi in fenici. La fenice, il leggendario uccello sacro agli Egizi in grado di rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte.
La rinascita della Juve Stabia ha tanti padri e mai come in questo caso è giusto parlare di vittoria del gruppo. E’ stata in primis la vittoria di Fabio Caserta, perfetto nella gestione di campo, e non, dei suoi uomini. Il trainer stabiese ha compattato l’ambiente gialloblù dopo la sconfitta della scorsa settimana, facendo leva sugli attributi della propria squadra. In nome del gruppo e della compattezza, Caserta ha lasciato a casa Canotto, dando un segnale importante a chi pensa prima a se stesso e poi al gruppo, fornendo anche di maggiore equilibrio la propria squadra sul proibitivo campo di Lecce. Caserta, facendo tesoro dei propri errori, è stato lungimirante nell’affiancare Vicente a Mastalli e Viola; i due titolarissimi sono stati galvanizzati dalla incisiva presenza del brasiliano, avendo sia assistenza in fase di copertura e maggiore liberta in fase di costruzione.
Merito di tutti abbiamo detto: della squadra ovviamente. A Lecce si è visto un atteggiamento diverso da parte di ogni componente della Juve Stabia. Tutti i calciatori si sono aiutati l’un l’altro, correndo insieme e sopperendo reciprocamente alle proprie mancanze. “Solo giocando di grinta e di corsa possiamo sopperire alle nostre lacune”: la Juve Stabia ha preso alla lettera le parole del suo allenatore, affrontando la gara con lo spirito di “noi contro tutti”. Menzione la meriterebbero tutti, ma la favola più bella è quella di Bacci, titolare quasi per caso, ma decisivo nel finale con almeno due interventi importanti. Proprio i minuti finali del match hanno dato peso alla vittoria delle Vespe, con Simeri e Franchini vicinissimi alla rete del raddoppio.
Sarà ora importante proseguire con la stessa determinazione vista in terra leccese. La Juve Stabia ha mostrato, e non è la prima volta, che quando è in palla può risultare vincitrice contro qualsiasi avversario, così come altrettanto note sono le battute d’arresto quando si affrontano le gare con sufficienza e scarsa attenzione.
Affrontare la Sicula Leonzio con lo stesso spirito visto a Lecce, quello di una fenice nascosta dietro una vespa.
Raffaele Izzo