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a Juve Stabia esce indenne dal turno di campionato per la ventinovesima volta in questa stagione. Le Vespe mantengono l’imbattibilità anche nell’anomalo e difficile derby con la Casertana, facendo un altro, piccolo, passo verso l’obiettivo finale. In un Pinto desolatamente vuoto per le note vicende, Falchetti e Vespe si sono annullati a vicenda, non offrendo particolare spettacolo, che sarebbe stato ammirato solo da poche decine di addetti ai lavori.
Si dice che il silenzio spesso non faccia domande ma che invece sia un grado di dare risposte ed anche lo spettrale silenzio di Caserta, in casa gialloblù, non fa eccezione. La gara di ieri lascia alla Juve Stabia risposte più e meno positive di cui far tesoro nel rush finale di campionato. Non può che inorgoglire Fabio Caserta lo spirito ancora una volta mostrato dai suoi ragazzi; contro ogni tipo di difficoltà e sfortuna la Juve Stabia non ha mai piegato la testa, soffrendo certamente in alcuni tratti una Casertana programmata per vincere il campionato, senza però mai rinunciare all’idea di portare a casa i tre punti. Se alla vigilia del match la difesa aveva già qualche cerotto da mettersi, viste le assenze di Marzorati e Vitiello, a partita in corso uno gladiatorio Allievi ha dovuto alzare bandiera bianca, lasciando le sorti della retroguardia a Troest ed a Mezavilla. Il danese si è stretto bene l’elmo sul capo, aiutato da un sontuoso Adriano, riuscendo a resistere agli attacchi di Castaldo e compagni. Impressionanti, e nemmeno scalfiti dalle tante disavventure fisiche, i numeri della difesa: Branduani non raccoglie la palla dalla sua porta da nove partite (ultima rete subita il 26.12.18 a Francavilla). Statistiche che consentono alle Vespe di avere, praticamente ogni domenica, la certezza di non uscire sconfitte al termine del match.
Risposte meno positive solo quelle offerte dal reparto offensivo, rimasto ancora a digiuno di gol e poco rifornito dalla squadra. Se Paponi nelle ultime settimane ha timbrato il cartellino solo dal dischetto, a mancare forse sono i gol degli esterni gialloblu, che insieme hanno messo a segno sei reti, anche perché giustamente chiamati allo sfiancante lavoro di sostegno a difesa e centrocampo. Discorso a parte merita Torromino, ad oggi delusione della seconda parte di stagione; se la brillantezza, fisica e mentale, ancora latita nell’ex Lecce, forse sarebbe auspicabile tornare all’antico con Melara e Canotto a sostegno di Paponi. Senza dimenticare El Ouazni, numeri alla mano, la punta in questo momento più in forma della Juve Stabia.
La sensazione è che, come è inevitabile che sia, la pressione psicologica di una stagione per numeri dominata, ma ancora in bilico, si stia facendo sentire. L’entusiasmo e la leggerezza della prima parte di stagione hanno lasciato giustamente spazio alla consapevolezza delle conseguenze che ogni errore potrebbe avere. Nonostante ciò, la Juve Stabia termina la giornata di campionato senza perdere punti sulle avversarie (non fa testo la vittoria a tavolino del Trapani, che le Vespe recupereranno più avanti) in un turno che vedeva i gialloblù avere l‘impegno più duro.
Conta ora stringere il coltello tra i denti e sfruttare al massimo il fattore Menti, già domenica contro la Cavese. Le Vespe meritano uno stadio pieno che possa essere rumoroso al massimo: piacevolmente per la Juve Stabia e fastidiosamente per gli avversari
Raffaele Izzo