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a Juve Stabia da ieri sera è ufficialmente in vetta alla classifica. Il pareggio di Vivo Valentia, contro la Reggina, permette alle Vespe di affiancare il Trapani al primo posto, con due partite in meno rispetto ai siciliani (il match con la Viterbese ed il turno di riposo già scontato dai ragazzi di Caserta). Ovviamente, se contro gli amaranto fosse arrivato il settimo successo consecutivo, la Juve Stabia si sarebbe accomodata in solitudine sul trono della classifica, ma queste considerazioni alla settima gara di un campionato, vittorioso per sei turni, appaiono pretestuose.
Il match con la Reggina non è stato semplice per la Juve Stabia. I gialloblù si sono trovati di fronte un avversario tosto, per nulla intimorito dal ruolino di marcia immacolato delle Vespe e che ha messo, per tutto l’arco della gara, la giusta determinazione in campo. Quasi come un profeta, alla vigilia del match Caserta aveva chiesto alla sua squadra il giusto atteggiamento, quello che porta a chiudere gli occhi davanti ad un’ottima classifica per concentrarsi solo sull’avversario di giornata.
E’ stato proprio il cinismo in parte perduto, soprattutto nella prima mezz’ora di gioco, a compromettere il bottino pieno della Juve Stabia. Dopo il vantaggio fortunoso, infatti, le Vespe non hanno ben indirizzato il proprio pungiglione, sprecando occasioni importanti per chiudere la gara. Le Vespe hanno lasciato aperto un primo tempo condito da quattro nitide palle gol (oltre alla rete del vantaggio), consentendo alla Reggina prima di ritrovare coraggio, e poi di pareggiare i conti con Solini.
Nella ripresa, complice anche il fortissimo vento, forse ai punti la squadra di Cevoli avrebbe meritato il secondo gol più di quella di Caserta. Va detto però che gli stabiesi hanno provato fino alla fine, forse con poca lucidità ma con tanto carattere, di ristabilire la superiorità.
Allora quello di ieri non può essere visto come un punto di partenza, perchè la Juve Stabia non aveva bisogno di ripartire, alla luce del suo inizio di campionato sprint e senza fermate. Il pareggio di Vibo Valentia può essere letto come un punto esclamativo, che certifica il ruolo da protagonista che la Juve Stabia vuole recitare. Si punta sempre alla vittoria, mentalità ben germogliata grazie a Caserta, ma quando non è possibile centrare i tre punti, ben venga un pareggio, a maggiore ragione se fuori casa ed in condizioni ostiche, mantenendo vuota la casella delle sconfitte.
Detto questo, sono eredità del match di ieri alcuni aspetti tattici da limare, come è giusto che sia dopo due mesi dall’inizio della stagione. Alcuni elementi meno utilizzati fino ad oggi non hanno sfruttato al massimo la loro occasione, così come forse è arrivato il momento di puntare (anche) su chi fin’ora ha giocato di meno: Viola su tutti.
Del resto, come cantava Lucio Dalla “bisogna saper perdere, non sempre si può vincere”. A perdere, le Vespe non sembrano pensarci nemmeno lontanamente e, archiviato il turno di riposo dalla vittoria, Caserta ed i suoi ragazzi puntano a tornare alle vecchie abitudini già nei prossimi giorni, contro Potenza (Coppa Italia) e Caserta. Due squadre contro cui la vittoria in questa stagione è già arrivata e contro cui dimenticare il vento di Vibo Valentia.
Raffaele Izzo