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uve Stabia ancora bella di notte, ancora bella al Torre, ancora bella come sempre in questo inizio di campionato. Il derby (come alcuni famosi succhi) è stato bevuto senza difficoltà dagli uomini di Caserta, micidiali nell’ammazzare la gara nell’arco di 60 secondi e nel mettere nella ripresa il punto esclamativo sul match. Mai, forse, nella recente storia calcistica stabiese si era visto un inizio di stagione così convincente, e fatto, soprattutto, di tre vittorie consecutive.
A far gonfiare il petto a Caserta, ed a far sognare i tifosi, però è anche il modo con cui le Vespe hanno sempre portato a casa la posta in palio. Basandoci su questo aspetto, la vittoria nel derby di ieri è forse la più netta delle tre di inizio campionato.
A sorprendere, ieri, è stato il calcio champagne o il joga bonito, a seconda della definizione che più vi piace, offerto dai ragazzi della Juve Stabia. Se la difesa gialloblu è granitica, dal centrocampo in su la Juve Stabia può contare su una qualità dilagante, grazie alla classe pura dei suoi singoli.
Se due indizi non fanno una prova, tre indizi diventano una (quasi) certezza e la terza vittoria delle Vespe conferma la bontà delle scelte fatte nell’assemblare l’organico. A testimoniare la qualità dei ragazzi di Caserta, le tre reti del Torre: tutte da Play Station. Per bellezza, complessità, velocità e trame di gioco, le marcature delle Vespe sono sembrate “create” col joystick di una console per videogame. Basta guardare le immagini del match, senza dilungarsi più di tanto ma proviamoci.
In occasioni della rete di Mezavilla, Elia prima e Carlini poi, si cimentano in uno slalom degno del miglior Alberto Tomba. La seconda rete è invece l’esaltazione del contropiede di qualità, con Elia che ruba palla, brucia l’avversario per poi servire Paponi; l’assist del 10 per Canotto (controllo a seguire da applausi per lui) è da vero e letale Scorpione. Il terzo gol suggella invece la prova di forza della Juve Stabia: uno scambio palla veloce ma ragionato, in cui toccano la palla praticamente tutti gli uomini sopra citati, fino alla bordata con cui Canotto fa scattare la festa.
Vero fautore di questo inizio da urlo è pero Fabio Caserta. Il tecnico calabrese guida alla perfezione la propria squadra, conoscendo in modo quasi intimo qualità, difetti, punti di forza e debolezze di ogni suo calciatore. Quadrato, triangolo, cerchio: il Mister gialloblu non ha ad oggi sbagliato a premere nemmeno un tasto del joystick a sua disposizione.
Diktat del trainer è dimenticare in fretta quanto fatto per concentrarsi sul prossimo impegno. Sarà quindi importante, per rimanere in ambito virtuale, salvare sulla memory card gialloblu le ottime cose viste ieri, per poi sovrascriverle subito in vista dell’ostico match di sabato col Rende.
Premere ancora la giusta combinazione di tasti, per vedere una Juve Stabia quasi troppo bella per essere vera.
Raffaele Izzo