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’editoriale di oggi ha purtroppo ad oggetto la deludente prestazione offerta dalla Juve Stabia ieri ad Andria. Le Vespe sono state monocordi, irriconoscibili per tutti i 90 minuti. Il lampo isolato di Sandomenico, poi ininfluente ai fini del risultato, non cambia certamente la sostanza e la sentenza del campo.
A ben vedere però la Juve Stabia ieri è stata irriconoscibile rispetto a quella della prima parte di stagione, ma non se confrontata a quella delle ultime settimane.
Negli ultimi turni, infatti, la squadra di Fontana è apparsa sulle gambe fisicamente e forse stanca anche psicologicamente; la brillantezza di inizio stagione si è leggermente scolorita. La prestazione di Caserta, l’assurdo finale della gara con il Lecce, lo scampolo di gara di Matera, la vittoria sofferta con il Francavilla e la sconfitta di ieri sono l’emblema di questo calo.
Le Vespe sembrano quasi un paziente, che dopo mesi di perfetta forma fisica si reca dal medico per farsi visitare non sentendosi in forma, ascoltando la consueta frase “tossisca e dica trentatre”, tipica degli studi medici. Proprio 33 come i punti che ci sarebbero oggi in classifica se ieri si fosse mantenuto il pareggio. A questo punto è indispensabile intervenire prima che questi “colpi di tosse” diventino qualcosa di più serio.
Toccherà a Mister Fontana infilare il camice e vestire anche i panni di medico così da curare la sua Juve Stabia.
Antibiotici immediatamente efficaci possono essere la consapevolezza di essere una squadra forte, che, se gioca, ed è certamente un “se” rilevante, è superiore a quasi tutte le avversarie del girone. Pensare quindi solo al gioco e a quello che si prova durante la settimana, non alle provocazioni degli avversari come invece avvenuto ieri.
Medicina fondamentale sarà poi il rientro di Liviero, calciatore imprescindibile per doti tecniche e fisiche. Ancora, elemento importante è la semplice constatazione che in un momento di certo non brillante ed in cui non tutto gira come si vorrebbe, più che essere belli conta essere concreti e giocare senza rischiare inutilmente. Il riferimento non può che andare a Liotti, sul cui errore grossolano c’è il marchio della sconfitta di ieri ed anche probabilmente quella col Lecce
Ad ogni modo è inutile e deleterio cadere in facili allarmismi: la Juve Stabia ha qualità, gli incidenti di percorso possono succedere e capitano a tutti. È importante non perdere la bussola, soprattutto in un periodo così fitto di impegni. Fermo restando che a gennaio, in alcuni ruoli, servirà intervenire in sede di mercato per curare gli acciacchi di queste settimane.
Raffaele Izzo