Si chiude nel migliore dei modi l’indimenticabile 2019 della Juve Stabia.
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el match del cuore contro Piero Braglia i gialloblu centrano una vittoria di importanza capitale, che consente alla squadra di Fabio Caserta di congedarsi dal girone di andata con prospettive di ottimo auspicio in vista della ripresa del campionato fissata per gennaio.
La vittoria di fine anno conferma i progressi, in particolar modo mentali, della Juve Stabia, capace di vincere di puro agonismo e convinzione una gara incanalata sullo zero a zero e condita da pochissime occasioni da rete. E’ forse questo, il costante progresso mentale, l’aspetto che più sorprende del lavoro svolto da Caserta, in grado di curare mentalmente una squadra che pareva (o forse era) spacciata dopo le prime sei gare di campionato. Senza proclami, senza abbattersi ed una piccola conquista alla volta il tecnico stabiese ha ricostruito fisicamente, tatticamente e psicologicamente la sua squadra, tramutandola da impaurita a convinta dei propri mezzi, in grado di giocarsi la partita contro qualsiasi avversario.
Prendendo spunto da un famoso spot possiamo dire che la Juve Stabia “combatte, Forte, sempre”, così da sintetizzare le costanti del nuovo corso gialloblu. Voglia di combattere contro le compagini rivali, contando su motivazioni e fame in grado di fare la differenza. Uomo immagine delle vittorie stabiese è ovviamente Francesco Forte, attaccante di razza che di fame se ne intende: rabbioso il suo modo di giocare, da attaccante vero, e lucide le sue intenzioni in area di rigore, oceano ideale in cui lo Squalo azzanna senza pietà. Per lui già otto reti in campionato, iniziato in ritardo, ed enorme capacità di incidere non solo con i gol nei risultati della squadra.
L’analisi della fine anno stabiese deve però aprirsi a 360 gradi e non limitarsi solo al campo. La seconda parte del girone di andata ha infatti dato lustro alle scelte estive del diesse Ciro Polito, rivelatesi, con un po’ di ritardo, ancora lungimiranti. Proprio su Forte ha puntato senza esitazioni Polito, quando le prime gare della Juve Stabia avevano evidenziato il problema del gol ed il rischio di scegliere il grande nome, con un grande passato alle spalle, era alto.
Felici intuizioni del Direttore Sportivo stabiese anche Pasquale Fazio e Bright Addae. Il difensore siciliano pareva un oggetto misterioso dal ruolo indefinito; nelle ultime gare, nel momento del bisogno, il 31 gialloblu messo in copertina duttilità, furbizia e cuore che gli hanno permesso di disimpegnarsi alla grande nella posizione di centrale. Tempistiche simili a quelle che hanno segnato la scalata di Addae, devastante dopo aver assimilato il cambio di squadra, città e compagni. Scommesse che la Juve Stabia sta vincendo, in attesa che il girone di ritorno definisca quelle dalla posta in palio ancora incerta.
Messa da parte la prima parte di campionato ampiamente positiva, giusto che società, staff e squadra ricarichino le batterie per continuare un percorso che, a metà strada, pare avere tutte le carte in regola per regalare gioie come quelle dell’anno che sta per finire. Un 2020 che si spera possa essere emozionante e B..ello come il 2019.
Raffaele Izzo