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a Juve Stabia torna al successo e lo fa nella domenica ideale. La vittoria dei gialloblu infatti fa il paio con i passi falsi di molte avversarie. Se le cadute del Catania non fanno più notizia, le Vespe sfruttano al meglio il sorprendente pareggio tra Trapani e Cavese; vince invece non senza sofferenze il Catanzaro sul Monopoli. A proposito di giochi si può effettivamente dire che la Juve Stabia con la vittoria di ieri abbia fatto scacco alla Reggina.
Contro gli Amaranto si è tornato a vedere lo spirito battagliero della Juve Stabia, squadra che non demorde mai fino all’ultimo istante. Eppure la domenica gialloblu non era iniziata con buoni auspici: il rigore sbagliato da Paponi ed il forfait di Marzorati avevano lasciato capire che la giornata non sarebbe stata facile. Come in una lunga e ragionata partita di scacchi, però, la Juve Stabia è riuscita alla distanza a scardinare le pedine di Drago. Nella scacchiera gialloble in tanti si contendono il ruolo di protagonista, a partire da Adriano Mezavilla. Il brasiliano si è mosso in ogni zona di campo, imprevedibile come il cavallo che negli scacchi passeggia sulle caselle a mo di L; per il 34 della Juve Stabia inizio da centrocampista, arretramento da centrale difensivo e breve ma decisivo passaggio anche da portiere improvvisato, con l’incredibile salvataggio su Doumbia.
Menzione la meritano anche Nicholas Allievi, al solito torre insuperabile per gli avversari, e Max Carlini, i cui movimenti da alfiere non sono mai stati letti, e fermati, dalla difesa della Reggina. La mossa più bella e decisiva non può che essere stata quella di Luca Germoni, inaspettato risolutore della giornata della Juve Stabia. Quello che, fino a ieri, era stato inevitabilmente un semplice pedone, visti i ruoli ben definiti nella inossidabile difesa delle Vespe, ha regalato invece lo scacco decisivo alla Reggina, colpendo sul più bello gli Amaranto.
Dicevamo però che si è rivisto il carattere gagliardo che è stato il marchio di fabbrica della Juve Stabia in questi mesi. I ragazzi di Caserta, al netto della semplice metafora a scacchi, hanno messo in campo una prestazione più da Risiko, in cui le tante occasioni sprecate, la sfortuna e l’imprecisione non hanno intaccato la voglia di vincere dei gialloblu. Come in una mano del famoso gioco coi carri armati, la Juve Stabia ha assediato gli avversari, prendendosi di prepotenza la vittoria in quella che si è confermata essere la Zona Vespe.
Impeccabile, inoltre, la visione di gioco dello stratega Fabio Caserta, che ha mosso alla perfezione le pedine a sua disposizione. A dir poco azzeccata la scelta di puntare dal primo minuto su Mezavilla, non quale sostituto di Troest, concedendo la non scontata maglia da titolare al man of the match Germoni; decisivo, poi il passaggio al 3-5-2 della ripresa con Elia a fungere da secondo alfiere decisivo per spaccare la partita.
Vittoria meritata, bella e sofferta quindi per la Juve Stabia, che passa dal risicato +1 sul Trapani, che rischiava di concretizzarsi a dieci minuti dal termine delle gare, ad un +6 che carica ulteriormente di energia e di entusiasmo tutto l’ambiente gialloble. Attenzione però a pensare che i giochi siano fatti; la fine della lunghissima partita tra le Vespe e le rivali è ancora lontana. Decisive saranno le prossime settimane, in primis il derby di Caserta, in cui la Juve Stabia dovrà provare il tutto per tutto per fare scacco matto al campionato.
Raffaele Izzo