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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, piove ma almeno porta l’ombrello

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ncora una mazzata per la Juve Stabia, che cade anche allo Scida di Crotone sotto i colpi nel finale con cui Mustacchio e Benali cancellano i grandi interventi di Russo e Branduani. Quella di ieri è una gara difficile da commentare perché in campo le Vespe hanno offerto davvero poco che possa essere analizzato o approfondito.

La serata nera dei gialloblu è iniziata prima del fischio iniziale del direttore di gara alla luce non tanto di uno schieramento, quanto di un atteggiamento, improntato esclusivamente al non prendere gol. La Juve Stabia, prima ancora di scendere in campo ha deciso di “fare” la partita puntando al pareggio. Spesso nel calcio si dice che quando si va in campo per il pari, alla fine si finisce col perdere la gara ed è in effetti quello che è accaduto ai ragazzi di Fabio Caserta.

Nessuna conclusione verso la porta di Cordaz, verso cui in 99 minuti è arrivato solo un cross pericolosamente sbilenco di Melara; nessuna azione manovrata improntata alla costruzione di trame offensive; nessuno spunto degli attaccanti (inqualificabile la performance di Rossi); solo tanta sofferenza e manifesta inferiorità dal primo minuto all’ultimo minuto. Il Crotone, infatti, ha trovato le reti nel recupero solo per colpa dei (o grazie ai) riflessi fulminei di Russo prima e Branduani poi. Il dati statistici, spesso bugiardi ma in questo caso azzeccati e veritieri, raccontano della non prestazione dei gialloblu: 69% a 31% il possesso palla a vantaggio del Crotone, cui si aggiunge il 15 a 0 che fa segnare il conto dei calci d’angolo, quello inerente le conclusioni in cui i calabresi vincono 27 a 5.

Certamente è un periodo in cui alla Juve Stabia gira tutto male in modo inverso rispetto a quanto accadeva lo scorso torneo, quando la sorte sorrideva alle Vespe ma questo aspetto non può essere un alibi per l’atteggiamento visto ieri in campo. La squadra dello scorso anno, però, la fortuna e gli episodi favorevoli se li andava a cercare non mollando fino all’ultimo secondo (letteralmente) di gioco; quella delle prime cinque partite in Serie B, in special modo la squadra vista a Crotone, spesso ha mollato mentalmente, al di là delle evidenti lacune dell’organico. In sostanza, piove sul bagnato e certamente non può piovere per sempre ma la Juve Stabia deve almeno tentare di aprire l’ombrello.

Inutile rimarcare gli errori tattici e tecnici; deleterio soprattutto sparare a zero contro allenatore, società e calciatori. Analizzando le prestazioni si notano chiaramente le gare con Empoli, Perugia e Ascoli in cui la Juve Stabia avrebbe meritato almeno 5 punti contro il singolo ed unico punto portato a casa; da cancellare, in parte e totalmente, sono i match col Pisa e col Crotone. Nessuna giustificazione ma additare come colpevole chi da sette anni difende questi colori è ingeneroso, al netto degli errori che il tecnico, come chiunque altro nel club ha commesso o sta commettendo. Il campo, unito alla sfortuna, sta smentendo le scelte fatte in estate e nelle prime gare di campionato ma c’è ancora tempo e modo per raddrizzare la stagione. Il tutto, però, a patto che se proprio non può splendere il sole, la Juve Stabia sia almeno pronta ad aprire l’ombrello.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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