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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, non può piovere per sempre…

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Non può piovere per sempre”: probabilmente è questo il pensiero che ha attraversato la mente dei 536 tifosi stabiesi presenti ieri al Menti per la gara tra Juve Stabia e Virtus Francavilla.

Pensiero più che condivisibile, non soltanto alla luce del nubifragio che per giorni ha colpito Castellammare, non risparmiando nemmeno lo stadio gialloblù nell’orario della gara, ma anche per quello visto in campo.

Il match di ieri è stato ben giocato dalla squadra di Caserta a cui, obiettivamente, può essere imputato poco. Le condizioni non erano favorevoli, con una palla che rendeva difficili anche i controlli elementari ed i passaggi ravvicinati. Nonostante queste difficoltà, la Juve Stabia ha macinato il suo gioco, mettendo alle strette i pugliesi fino ad arrivare al bel gol di Simeri.

“Non può piovere per sempre”, frase resa nota dal film Il Corvo, si aggancia ad un secondo tempo in cui tutto è andato storto per le Vespe. Lo sfortunato autogol dell’ottimo Bachini, il penalty netto non concesso a Morero e l’infortunio muscolare occorso a Paponi, fino a quel momento tra i migliori in campo: nella seconda frazione di gara sono piovute soprattutto sventure per Caserta ed i suoi ragazzi.

Inutile però piangersi addosso è il senso delle dichiarazioni post gara del tecnico stabiese e che vogliamo fare nostre. La Juve Stabia continua a mostrare maturità, anche in una gara sfortunata; non più uno schema fisso, ma almeno tre i moduli cambiati ieri senza affanno: 3-5-2, 4-3-3 e 4-2-3-1.

A ciò si aggiunga che elementi importanti proseguono nella propria crescita personale; Simeri così è ormai una certezza per numeri ed atteggiamento, Viola ha sempre bene accesa la lampadina delle idee, Lisi sta tornando ad essere il tuttocampista visto lo scorso anno, Bachini al netto della sfortunata inzuccata, sta diventando una certezza, e Canotto, se non si perde in egoismi, è un valore aggiunto in ogni gara.

Le Vespe stanno facendo il salto di qualità nell’atteggiamento e nella consapevolezza dei propri mezzi, che devono prescindere dall’avversario, dal campo e dal risultato. È questa la conquista, per niente scontata, cui sta arrivando Caserta.

Ora concentrazione sullo scontro con un vecchio amico: quel Piero Braglia che non sarà mai un avversario qualunque. Sperando in un weekend di sole…perché non può piovere per sempre.

Raffaele Izzo


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