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Castellammare di Stabia

EDITORIALE – Juve Stabia, come neve al sole

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l match giocato dalla Juve Stabia contro il Trapani lascia tanto amaro in bocca ai tifosi delle Vespe; amaro che diventa aspro alla luce di un primo tempo tosto e ben giocato dalla squadra di Caserta e Ferrara. Probabilmente, però, il nostro editoriale inizia con errore di fondo perché la Juve Stabia sabato non ha giocato un match, ma soltanto una parte di gara, ovvero i primi 45 minuti.

Giusto dare i meriti alla reazione della squadra di Calori, brava a fruttare le amnesie difensive di Morero e compagni, ma è innegabile che i ragazzi di Caserta e Ferrara non siano usciti dagli spogliatoi dopo l’intervallo, quasi come se, invece delle bevande energetiche, fossero state servite camomille. La Juve Stabia si è sciolta in breve tempo come neve al sole.

La trasformazione della Juve Stabia nei 15 minuti di pausa è il fattore che lascia maggiormente perplessi. Se la prestazione fosse stata mediocre dall’inizio alla fine forse, paradossalmente, il compito di chi giudica e chi deve correggere gli errori sarebbe stato più semplice ma trovare le motivazioni del tracollo della ripresa diventa così un qualcosa di molto complesso .

Non possiamo entrare nella testa dei calciatori gialloblù, ed anzi, sotto questo aspetto Caserta e Ferrara dovranno essere nei prossimi giorni psicologi prima ancora che allenatori, quindi possiamo solo concentrarsi sugli aspetti tattici su cui sabato ci sono stati problemi evidenti.

Partendo dall’attacco appare abbastanza palese la sterilità della Juve Stabia nelle ultime due gare. Simeri si è mosso bene, trovando la sua prima rete stabiese, ma, forse anche a causa di esterni non ancora in palla, le Vespe sembrano poco pungenti. Potrebbe quindi profilarsi un cambio di schieramento, almeno offensivo, con Paponi o Costantini da affiancare alla punta di proprietà del Novara, così da dare fin da subito maggiori grattacapi alle difese avversarie.

A centrocampo tanti sono gli uomini già in debito di ossigeno. Trovare chi nella mediana abbia sfiorato la sufficienza è una impresa difficile. In attesa del ritorno di Viola, metronomo dinamico della squadra, è imprescindibile ritrovare, in primis mentalmente, Mastalli e fisicamente Matute. Proprio i muscoli del camerunense, in un campionato di “sofferenza” come quello che attende la Juve Stabia, devono essere la risorsa su cui puntare ad occhi chiusi.

La difesa è sembrata invece il reparto maggiormente in difficoltà, a prescindere dagli uomini e dai cambi. Disattenzioni, insicurezza ed ingenuità hanno condizionato tutti i movimenti della retroguardia che ha regalato, con tanto di fiocco sulla palla, le reti della vittoria al Trapani. Sicuramente parlare col senno di poi è sempre più facile, ma la partenza del difensore più forte in rosa, non adeguatamente sostituito, proprio all’ultima ora di calciomercato non può non dare rimpianti. Nulla forse sarebbe cambiato con Atanasov in campo, ma la leadership e l’importanza tattica del bulgaro nel gruppo stabiese erano cosa nota.

Ora testa a Pagani per continuare il trend positivo in trasferta; i derby, come da tradizione, non si giocano, si vincono. L’imperativo è chiaro.

Raffaele Izzo


Juve Stabia TV


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