L
a Juve Stabia impatta nel secondo pareggio consecutivo a reti bianche, annullandosi vicendevolmente con un ottimo Monopoli, che conferma tutte le ottime impressioni nonché come il quinto posto in classifica sia ampiamente meritato. L’analisi di oggi non si soffermerà soltanto sugli aspetti di campo, moduli e tattiche, ma andrà anche ad esplorare le sensazioni di parte della tifoseria stabiese.
La gara di Monopoli permette di capire, almeno a noi e per quanto di nostre idee, che la Juve Stabia non sta attraversando il momento più brillante della propria incredibile stagione. La squadra, come normale che sia, sembra essere affiancata da un pizzico di stanchezza, conseguenza inevitabile dei ritmi quasi surreali che le Vespe hanno dato al campionato. In questo senso, forse, anche alla luce della stanchezza da tamponare, in questa fase il centrocampo a tre rischia di far andare in apnea le Vespe. Probabilmente soluzioni diverse, con una mediana più folta fin dall’inizio della gara, potrebbero essere più congeniali al momento della Juve Stabia; ferme restando la lettura sempre perfetta che Fabio Caserta ha sempre dei suoi ragazzi.
Affrontato il tema tattico/fisico da profani quali siamo, ci sembra giusto soffermarci su un’analisi più ampia del momento della Juve Stabia. Nel 2019 le Vespe hanno affrontato sei partite, portando a casa tre pareggi e tre vittorie per un totale di 12 punti; imbattibilità mantenuta per la truppa di Caserta, che ha sfruttato il match col Catanzaro per mantenere il vantaggio sui calabresi sul fronte scontri diretti. Il bottino delle prime settimane del nuovo anno è quindi sicuramente positivo per varie ragioni.
Preliminarmente, in modo obiettivo, va detto che sarebbe stato impensabile mantenere i ritmi del girone di andata, a tema punti e non. La stagione fin qui disputata della Juve Stabia rappresenta qualcosa di irripetibile, non solo in ambito stabiese ma anche a livello internazionale quindi è più che normale non replicare gli score della prima metà della stagione. Detto questo, è probabilmente vero che le Vespe stanno rifiatando, avendo rallentato solo leggermente la corsa per accelerare nuovamente in vista dello sprint finale. È un segnale importantissimo quello che sta portando la Juve Stabia a non perdere anche nelle giornate non brillanti, quelle nelle quali manca un pizzico di lucidità sotto porta. Se la fase “non positiva” del campionato gialloblù consiste in due pareggi contro Catanzaro e Monopoli, la caratura della squadra di Fabio Caserta è evidente.
Il momento della Juve Stabia può essere sintetizzato con la massima “nessun dorma – nessun dramma”. Nessun dorma perché nessuno, nell’ambiente stabiese, ha dormito sogni tranquilli, ritenendo che un campionato così acceso potesse decidersi se non nelle ultime gare della stagione. Nessun dramma perché non ci sono i presupposti per preoccuparsi (e criticare la squadra!?) più del dovuto in vista del finale di stagione. A dieci gare dal termine la Juve Stabia ha 7 punti di vantaggio sul Trapani, che vincendo stasera sul Rieti andrebbe a -4 ma che dovrà scontare la giornata di riposo, e rispettivamente 8 e 10 punti su Catania e Catanzaro, che sono in attesa di recuperare il match con la Viterbese. Tutto è aperto, come lo è sempre stato; il distacco accumulato fino ad oggi “serve” appunto a vivere senza inopportuni patemi i momenti non facili della stagione. Conta arrivare in fondo: per vincere il campionato basta anche solo un punto in più delle avversarie.
Nessun dramma quindi. C’è da stringersi tutti intorno a questa meravigliosa squadra che domenica affronterà un altro avversario ostico come la Reggina. Chi non è predisposto a sostenere incondizionatamente i ragazzi di Caserta, perché si aspetta più spettacolo o perché da poco diventato “tifoso” della squadra, guardi pure altri campionati. Il tifo che nasconde critiche, ora che è il momento di stringere i denti, non serve a questa grandissima squadra.
Raffaele Izzo