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a Juve Stabia inverte la rotta dopo le ultime gare non positive e lo fa nel modo migliore possibile, superando in modo convincente un avversario di livello come il Monopoli. Solidità difensiva e reparto offensivo pungente, queste le armi in più delle Vespe che, in terra pugliese, non incappano in alcun imprevisto.
Volendo rimanere legati al tema dei giochi da tavolo, più che a Monopoli, la Juve Stabia ieri ha giocato a Risiko, il gioco in cui con le proprie truppe si ha l’obiettivo di sconfiggere i nemici.
Sì, perché la Juve Stabia scesa in campo ieri è stata una macchina, sportivamente parlando, da guerra. Per organizzazione nei rispettivi movimenti ed abnegazione reciproca, i ragazzi di Caserta sono apparsi come un esercito che andava ad affrontare una battaglia decisiva. Che si preferisca guardare al passato, magari con occhio ai soldati spartani, o restare proiettati al presente, con eserciti dotati di armi all’avanguardia, non fa differenza: la Juve Stabia ha approcciato la gara di Monopoli come un biltz in terra avversa da portare a termine a tutti i costi.
Emblema dello spirito battagliero delle Vespe sono state le bocche di fuoco dell’esercito gialloblù: Simeri, Canotto e Lisi. La punta napoletana ieri è stata un autentico carro armato, un cingolato instancabile ed indifferente ad ogni attacco nemico. Potenza, sacrificio, tecnica individuale, gol: nella prestazione di Simeri si è visto il repertorio di una attaccante completo, in grado di adattarsi a tutti i compiti che, di partita in
partita, gli vengono affidati da Caserta.
Se Simeri è stato il carro armato, Canotto e Lisi sono stati gli incursori, le sentinelle che vanno in avanscoperta in territorio nemico. Velocità, imprevedibilità ed intelligenza tattica per i due esterni stabiesi, bravi ad essere determinanti in entrambi le fasi di gioco. L’azione che porta alla prima rete della Juve Stabia è la sintesi della gara dei tre: tacco delizioso di Simeri per Lisi; accelerazione e dribbling fulminei dell’esterno romano con rasoterra perfetto per Canotto, che deve solo trafiggere la porta pugliese.
Dietro i tre soldati, un’intera truppa pronta a compattarsi nei momenti difficili della gara per poi colpire. Da sottolineare in tal senso le prestazioni di Bachini, sempre attento in difesa, e di Mastalli e Viola, che non hanno sofferto nonostante il passaggio ad un modulo a forte trazione anteriore.
Sorvolando sul “gioco” cui agganciare questo editoriale, a dare la svolta alla Juve Stabia è stato il giusto atteggiamento. Lo stesso Caserta ha sottolineato nel post partita di aver finalmente rivisto la cattiveria che deve sempre fare da base alle prestazioni della sua squadra, elemento dal quale non si può prescindere. Dopo la svogliata gara di Pagani, l’aspetto motivazionale era tra quelli maggiormente monitorati dal tecnico stabiese.
Ora sono da mettere nel mirino le prossime battaglie, in primis quella di domenica prossima con la Casertana. La consapevolezza di non dover abbassare la guardia è accompagnata da quella, altrettanto importante, di poter contare già dalla prossima gara su Morero, e il prima possibile su Paponi: due Generali niente male per la truppa stabiese.
Raffaele Izzo